Fisco Italiano e Prestiti Famigliari

Il fisco Italiano vuole sapere sempre di più e, dalla sua rete stretta, in futuro non devono scappare neppure gli innocentissimi prestiti fra famigliari.
Che l'Agenzia delle Entrate abbia sentito il bisogno di essere informata anche su questo tipo di prestito “molto speciale” del resto non pare essere una cosa troppo sorprendente.
Senza drammatizzare eccessivamente, infatti, il motivo molto banale è che il prestito preso dai genitori o da un qualsiasi benevolo parente potrebbe mettere il beneficiario del prestito stesso in condizione di spendere delle cifre non “in linea” con il suo resddito personale e quindi potrebbe venire ad essere “indagato” dall'Agenzia delle Entrate e invitato a spiegare la cosa.

Onde evitare tutto questo e per mettersi al sicuro in caso di accertamento la migliore soluzione è il dichiarare il prestito all'Agenzia delle Entrate e assicurarsi che vi sia un documento che certifichi la data “certa” della transazione.

Inoltre il tutto dovrebbe avvenire attraverso il sistema bancario.
Niente contanti quindi ma solo bonifici con tanto di descrizione dell'operazione di prestito. Come per esempio “Regalo di Compleanno” o “Regalo per Laurea”.

D'altra parte con l'applicazione del Redditometro e dell'Anagrafe Tributaria tutto questo diventa quasi una logica conseguenza se non si vuole fare apparire la somma appena incassato come se fosse “Denaro Nero”.
E, sempre per la funzione particolare del Redditometro, tanto più si deve fare questa dichiarazione tanto più il beneficiario gode di bassi redditi o se la somma ricevuta pare essere significativa nei confronti del proprio reddito personale annuale.

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 - 2015-03-18