Secondo l'Agenzia del Territorio, il 2012 rimarrà nella memoria come uno dei peggiori anni per quanto riguarda le transazioni immobiliari.
Il calo delle compravendite immobiliari ha infatti toccato il 25,8% su base annuale e addirittura il 30,5% nell'ultimo trimestre dimostrando cosi l'esistenza di un trend non solo fortemente negativo ma addirittura in ulteriore accelerazione negativa.
Per dare una più precisa idea di cosa questo 25,8% di calo rappresenti basta dire che il valore del calo in cifre equivale a 26 Miliardi di Euro di transazioni in meno rispetto al precedente anno.
Un dato che la sola recessione economica corrente difficilmente potrebbe giustificare.
La
Redazione di Prestito.it ritiene infatti che un dato di questa mole (gigantescamente negativa) debba originale da svariati motivi.
E in Italia questi non sono certo molto difficoltosi da trovare.
La recessione indubbiamente gioca la sua parte ma quello che ha scatenato le dimensioni del crollo del mercato immobiliare sono anche le nuove imposizioni fiscali e la nuova Tassa IMU che assurdamente ha generato degli insostenibili aumenti annuali che i cittadini devono pagare ma che spaventano chiunque avesse avuto intenzione di acquistare un immobile, specie se si tratta di un immobile per investimento.
Vorremmo anche aggiungere una breve considerazione legata al Modus Operandi del potere pubblico.
Indubbiamente in Italia la tassazione sugli immobili è sempre stata molto contenuta, specie se la si paragona con quella in molti altri sviluppati paesi Europei.
Ma il punto rimane che
è amorale imporre degli aumenti del 100% (o simili) da un anno all'altro, magari usando l'artificio (e inutile attenzione) di cambiare il nome della nuova tassa.
Se si rileva che una tassazione non è in linea con i parametri medi di paesi simili a noi, si dovrebbe cercare di raggiungere un allineamento si, ma con una ragionevole gradualità.
Questo sempre ma in particolare in anni di forti ristrettezze economiche come quelli che stiamo oggi vivendo.
Seconda considerazione, e quella anche più vicina al nostro portale che naturalmente si occupa di prestiti personali, mutui per abitazioni e finanziamenti per aziende, la seconda considerazione dicevamo è senza dubbio la poca disponibilità di concedere prestiti, mutui e finanziamenti da parte di Banche e di molti Istituti Finanziari.
E senza questi prestiti, mutui o finanziamenti, come tutti sappiamo, sono ben poche le persone che possono sperare di finalizzare un acquisto immobiliare.
Per cui ben poco poi è lecito stupirsi, se il mercato immobiliare nazionale crolla.
Ritornando al calo verificatosi durante il 2012, si osserva che con questo calo i volumi sono ritornati ad essere quelli di 30 anni fa.
Il totale delle compravendita immobiliari infatti durante il 2012 ha toccato 444.000 unita, un dato che ci riporta esattamente al 1985.
Un dato anche che rappresnta il 50% di quanto avvenne nel 2006, quando il mercato della compravendita era in pieno dinamismo.
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