Coloro che chiedevano e aspettavano una risposta concreta direttamente dalle
Banche sul tema "caldo" del Credit Crunch in Italia, dopo le dichiarazioni di Draghi (BCE), Confindustria e FMI, per il momento si debbono accontentare della (seppur autorevole) dichiarazione abbastanza interlocutoria di Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Antonio Patuelli ha infatti affermato che l'ABI ha pronto "un documento per lo sviluppo", che fornira però solo al nuovo esecutivo "appena sarà dato il nuovo incarico", sottolineando inoltre quanto sia ormai "urgente assumere una iniziativa politica".
La Redazione di Prestito.it ovviamente concorda sul carattere di urgenza di iniziative politiche che "inducano" le Banche ad allentare la morsa del Credit Crunch, tornando a livelli decenti per quanto concerne l'erogazione di Prestiti e Finanziamenti anche alle PMI.
Il presidente dell'ABI ovviamente (considerato il ruolo "di parte"), pur ammettendo il problema contingente della restrizione dell'accesso al credito, ha poi cercato di parlare di altri problemi che stanno incidendo non positivamente sull'economia Italiana.
Patuelli ha infatti detto che è importante ridurre ''il debito pubblico per attirare più fiducia, avere una riduzione dello spread e quindi un afflusso dei risparmi verso l'Italia", in modo da sortire un probabile ''effetto benefico sui prestiti bancari e i tassi di interesse applicati'.
Il Presidente dell'ABI ha inoltre affermato che "Bisogna trovare la volontà di ripresa".
Dicendosi contrario ad ulteriori tassazioni patrimoniali, reputando già piuttosto pesanti "IMU e bolli vari" nei mesi scorsi dolorosamente introdotte dal Governo Monti.
"Non bisogna - afferma Patuelli - appesantire ancora i risparmiatori".
La Redazione di Prestito.it osserva come la sensibilizzazione sul problema della severa riduzione dei Prestiti e Finanziamenti concessi a Famiglie e Imprese in Italia sia oramai sia arrivata a tutti i livelli dai privati alle alte cariche Istituzionali, passando dalle associazioni di categoria.
Quello che manca a questo punto è solo "agire in fretta", magari con un primo semplice provvedimento che "incentivi" le Banche Italiane a tornare ad erogare Prestiti, Mutui e Finanziamenti ... con la felicità di farlo e convinte che sia parte integrante (ed il core business) del loro antico mestiere di "Banca".
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