Mario Draghi ha ammesso che i forti stimoli precedenti dati dalle iniezioni di liquidità attivate nel 2011 e 2012 non sono stati di utilità all'economia reale in quanto le Banche hanno utilizzato i fondi per acquistare Titoli di Stato.
Per questo oggi la stessa BCE avrebbe deciso di non ripetere l'esperimento.
Con l'occasione il Presidente della BCE ha anche parlato delle stime di crescita dell'Eurozona che, in termini reali, sembrano essere in continua flessione.
Pe l'anno corrente si dovrebbe avere un calo dello 0,4%, per il 2014 si prevede una crescita del 1,1% e per il 2015 una crescita del 1,5%.
Per quanto invece riguarda l'inflazione, dovrebbe essere 1,4% nel 2013, 1,1% nel 2014 e, sempre a livelli molto bassi, 1,3% nel 2015.
Dati ovviamente sempre tutti da verificare in quanto queste stime sono notoriamente difficili e i dati effettivi potrebbero variare anche fortemente.
La BCE ha anche espresso una netta opinione sulla inopportunità di incrementare il livello impositivo con nuove tasse che porterebbero un forte effetto negativo sull'economia dell'Eurozona.
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