Euro Asta BCE - Alle Banche oltre 1000 miliardi in tre mesi


Le Banche Europee, con la possibilità di dare in garanzia titoli del debito pubblico dei paesi Europei hanno fatto si che nell'odierna asta della BCE (riservata esclusivamente alle Banche EU) sia stato infranto anche il record del maxi-prestito dello scorso dicembre, dove furono assegnati alle Banche ben 489 Miliardi di euro, di cui circa 110 Miliardi andaro proprio alle Banche Italiane.

Anche se il dato non è stato ancora ufficializzato, questa volta le Banche Itailane dovrebbero aver sottoscritto richieste per 139 Miliardi di Euro (ovvero 9 Miliardi in più del tanto discusso aiuto Europeo alla Grecia). In totale alle Banche Europee, sommando l'asta di dicembre 2011 a questa del primo trimestre 2012, sono andati qualcosa come 1018 Miliardi di Euro.

Le richieste alla BCE da parte della Banche Italiane dovrebbero essere così distribuite:

    24 Miliardi di Euro - Intesa Sanpaolo
    12 Miliardi di Euro - Gruppo Unicredit,
    12 Miliardi di Euro - Monte dei Paschi di Siena,
     6 Miliardi di Euro - UBI Banca,
  3,5 Miliardi di Euro - Mediobanca,
  3,5 Miliardi di Euro - Gruppo Banco Popolare.


La cifra di questa Asta BCE è di per se è impressionante, ma tutta a vantaggio delle Banche Europee ed in particolare Italiane e Spagnole che grazie alle recenti normative hanno potuto dare in garanzia titoli del debito pubblico del proprio paese acquistati con cedole di interessi attivi di norma superiori al 3,3 %, mentre il Prestito BCE da rimborsarsi a 36 mesi è stato erogato al Tasso Ufficiale di Sconto fermo all'1%.

Le Banche male che vada - osserva il centro analisi di Prestito.it - anche se non ricollocheranno sul mercato prodotti finanziari o prestiti a famiglie e imprese a più alta marginalità (come sarebbe nello spirito di questo ennesimo prestito BCE) incasseranno oltre 23 miliardi del differenziale tra interessi passivi all'1% (BCE) e interessi attivi superiori al 3,3% (BTP prestati a garanzia)

Questo meccanismo definito da molti analisti "zero rischi per le Banche", ha contribuito a far partecipare all'asta BCE anche molte Banche medio-piccole.

In questo "lauto banchetto", le sole escluse sono state proprio le Banche Greche, che con ogni probabilità erano quelle ad averne maggiormente bisogno. Infatti le Banche Greche a seguito del recente declassamento del deibto pubblico Greco a SD (Default Selettivo) non hanno potuto utilizzare il meccanismo "zero rischi per le Banche" non potendo dare a garanzia alla BCE titoli di debito pubblico della Grecia (poichè attualmente non accettabili dalla BCE).

Confermata quindi tutta la linea del nuovo Governatore BCE Mario Draghi, che senza nasconderlo troppo mira a rimpinguare le casse delle Banche Europee togliendo ogni scusa alle stesse nella inconutabile stretta all'accesso al credito per Famiiglie e Imprese. Peraltro a tassi di interesse più bassi per le operazioni a tasso variabile ancorate all'Euribor che nelle prossime settimane dovrebbe ulteriormente scendere sotto l'1%, proprio in virtù dei valori di collocamento particolarmente elevati di questa asta BCE

Questa Super-Asta BCE, concedendo indubbi vantaggi per le Banche e Istituti di Credito dovrebbe quindi finalmente "convincere" ad erogare più mutui e più prestiti alle famiglie e pù finanziamenti alle imprese, controvertendo la linea recessionista.

Unitamente alla moratoria tra ABI , il Governo e le Imprese (rappresentate da Confindustria e Confcommercio), per non revocare le linee di fido e/o chiudere i mutui ed i finanziamenti in essere per le aziende in difficoltà durante questa congiuntura negativa del mercato (in Italia identificata da tutti ormai come la "crisi"), tutti si aspettano un allentamento delle super-garanzie richieste dalle Banche Italiane e una riduzione dei costi applicati alle pratiche di finanziamento concesse, nonchè un generale miglioramento dell'accesso al credito ... speriamo quindi che anche le Banche Italiane la pensino nello stesso modo.

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Michele Bini
Redazione - Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it


Redazione - Prestito.it - 2012-03-01 









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