L'Inghilterra tramite la BoE (Bank of England), ovvero l'equivalente Inglese della nostra Banca d'Italia, finanzierà con speciali plafond le Banche che concederanno maggiori Prestiti a favore di Famiglie e Imprese. Queste "generose Banche" potranno accedere a dei contro-finanziamenti a basso costo garantiti dal nuovo fondo della BoE.
Con il perdurare della crisi economica è drasticamente venuto alla luce il problema del "credit crunch", di fatto le Banche Europee (anche se in misura minore rispetto alle Banche Italiane) hanno reso sempre più difficile ottenere l'erogazione di Prestiti a favore delleconomia reale (Famiglie e Imprese).
Nel tentativo di allentare la morsa della stretta creditizia e rilanciare almeno in parte l'economia in Inghilterra la Bank of England e il Ministero del Tesoro hanno lintrodotto un
Fondo denominato "FLS", con l'obiettivo di concedere alle
Banche Inglesi la necessaria liquidità per eorogare
"Nuovi e convenienti Prestiti a Famiglie e Imprese.
il modello di funzinamento del Fondo FLS, operativo dal 1 Agosto 2012, parrebbe convincente ed efficace.
Il Governatore della BoE, Murvey King, ha dichiarato che più le banche aumenteranno le loro attività di Prestito e più potranno beneficiare dei Finanziamenti del Fondo FLS. Ciò incoraggerà le banche a concedere prestiti meno costosi e con maggiore facilità alle aziende e alle famiglie.
Un meccanismo, quello legato al Fondo FLS, che consentirà agli istituti di finanziarsi a costi e tassi d'interesse nettamente inferiori a quelli oggi presenti sul mercato interbancario. Lunica condizione è che questi fondi vadano effettivamente alleconomia reale, tramite Nuovi Prestiti a famiglie e aziende.
LA BoE monitorerà quali banche otterranno le credenziali per accedere alla liquidità del fondo.
Le Banche che mantengono invariati o aumentano il numero di prestiti erogati pagheranno solo lo 0,25% sullammontare ricevuto dalla Banca d'Inghilterra, mentre le Banche che diminuissero il credito erogato dovranno far fronte a commissioni ed interessi dimporti maggiori, siino a all'1,5%.
Secondo le previsioni della Banca d'Inghilterra e del Tesoro, se gli istituti di Credito (Banche) prenderanno fondi equivalenti al 5% del loro attuale portafoglio di prestiti, si avrà uniniezione di 80 miliardi di sterline nelleconomia inglese.
La BoE si occuperà di redigere, ogni tre mesi, dettagliati report relativi alle Banche che partecipano attivamente a questa ottima e concreta iniziativa evidenziando i dati relativi ai Finanziamenti concessi.
Questa iniziativa del Governo Inglese è senza dubbio un buon esempio che la Redazione di Prestito.it auspica possa essere presto emulato da qualche altro Paese Europeo, magari in primis proprio dall'Italia che sta vivendo un Credit Crunch drammatico per famiglie e imprese, di gran lunga più austero di quello Inglese.
La necessità di un obbligo normativo in tal senso, imposto alle Banche che beneficiano di un prestito di Denaro Pubblico, è stata ampliamente dimostrata dal fatto che a seguito dei 239 miliardi di euro ricevuti dalle Banche dalla BCE a tassi agevolati nei primi 6 mesi del 2012, non si e' visto un flusso equivalente (se non in una estremamente minima parte) verso ill mercato sotto forma di Prestiti a Familgie e Prestiti o Finanziamenti a Imprese.
E' peraltro plausibile che, in mancanza di precisi vincoli, una Banca tenda a canalizzare flussi di denaro verso prodotti finanziari giudicati meno rischiosi e/o maggiormente remunerativi, come i titoli di stato di altri Paesi Europei o addirittura verso Titoli di Stato di paesi emergenti (Brasile, India, Turchia ...).
Infatti - osserva la
Redazione di Prestito.it - se lo spirito di questi finanziamenti agevolati (aiuti) elargiti dalle Banche Centrali alle Banche Private è quello di sostenere l'economia reale, vincoli come quelli imposti dalla BoE sono certamente indispensabili per ottenere il successo dell'iniziativa in linea con i risultati attesi ed i buoni propositi della stessa.
Michele Bini
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