Federazione Bancaria Europea, QE non Aiuta i Prestiti


Colpisce in modo molto forte il parere della FBE, la Federazione Bancaria Europea, che senza mezzi termini dichiara che, malgrado le quotidiane affermazioni trionfalistiche di molti, l'azione di Quantitative Easing della Banca Centrale Europea non porterà necessariamente ad un aumento della concessione di prestiti e di finanziamenti da parte delle stesse Banche.

Colpisce naturalmente in quanto rappresenta il parere delle Banche, ovvero proprio di quelle Istituzioni che dovrebbero concedere prestiti e finanziamenti.
Non solo ma le conclusioni che la FBE trae non solo sono negative per il credito al consumo ma non portano neppure verso un effetto per altri versi positivo per le persone o per le famiglie.

In sostanza l'unico effetto che parrebbe essere, sempre secondo la FBE, garantito è quello di indebolire la moneta unica Europea, l'Euro.
Cosa anche questa discutibile visto quanto è succeso al Dollaro Americano.
Subito calato al lancio della QE Americana ma oggi in forte risalita.

Secondo la FBE con l'azione della BCE e con il mantenimento dei tassi a livello estremamente basso vengono compressi i rendimenti bancari e ridotti i margini sui tassi applicati dalle banche riducendo in questo modo gli incentivi alla erogazione di prestiti personali alle persone e famiglie e di finanziamenti alle piccole e medie imprese.

Non solo ma le banche stesse si potrebbero trovare in una forbice fatta di ricavi sotto pressione (opinione questa non condivisa da tutti, vedi la precedente News...Quantitative Easing Aiuta Profitti delle Banche ma non i Prestiti) per i bassi rendimenti e di costi elevati per l'adeguamento alle nuove sempre più rigide regolamentazioni (vedi Basilea 3) che portano ad avere sempre maggiori accantonamenti in relazione ai prestiti concessi.

E anche gli stessi (bassi) tassi sui (pochi) prestiti concessi alle persone e alle famiglie potrebbero non rivelarsi risolutivi per i beneficiari in quanto, se questa azione di QE della BCE funziona, aumenterà l'inflazione (e quindi i prezzi) riducendo il potere di acquisto di tutti.
Se questo non bastasse, per le persone e famiglie che hanno dei risparmi, i tassi bassi significano un abbattimento spietato della redditività dei propri risparmi e una spinta ad investire in settori maggiormente rischiosi con la inevitabile possibilità di una nuova bolla speculativa.

Senza menzionare quanto da sempre sostenuto anche dalla Redazione di Prestito.it, che i comodi aiuti finanziari della Banca Centrale Europea aiutano in modo eccessivo i vari Governi e tolgono buona parte dell'incentivo che gli stessi Governi dovrebbero avere nel realizzare delle vere e proprie riforme strutturali.
Come liberalizzare il mercato interno, eliminare assurdi monopoli di fatto detenuti da corporazioni che vanno dai tassisti ai notai e snellire la burocrazia eliminando l'obbligo di pratiche del tutto inutili.

Notizia Flash
--
Redazione – Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it

Redazione - Prestito.it - 2015-05-02 









Calcola la tua Rata

%