Dal prestito al Pensiero della Domenica ... Attraverso Quantitative Easing e Inflazione


Si parla oggi tanto della utilissima azione di Quantitative Easing della Banca Centrale Europea, azione che vuole salvare l'Eurozona dalla deflazione e fare “ritornare” l'inflazione, almeno per un 2% o un 3%.
Una azione che il nostro apparato politico sostiene con gioia e entusiasmo.

Immaginiamo adesso di essere riusciti ad accumulare 100mila Euro di sudati risparmi.
Se lo Stato ci venisse a dire che è stato deciso di attivare una nuova Patrimoniale e che su questi 100mila Euro dobbiamo pagare una imposta secca e straordinaria per 15mila Euro probabilmente non faremmo i classici “salti di gioia”
E forse non continueremmo neppure a votare per i politici che hanno preso questa decisione che di fatto taglia i nostri risparmi.

Immaginiamo invece adesso che l'azione di Quantitative Easing della BCE abbia un pieno successo e riesca a generare una nuova inflazione persino superiore al 2%, una inflazione del 3%.
Una inflazione che rimane con noi per 5 anni.
Noi abbiamo sempre ancora in banca quei fatidici 100mila Euro solo che, dopo 5 anni di inflazione attorno al 3%, adesso valgono solo circa 85mila Euro come potere di acquisto.
Valgono insomma esattamente quanto varrebbero dopo una punitiva patrimoniale.

Unica differenza sta nel fatto che le persone percepiscono i due risultati in maniera molto differente e che, nel caso dell'inflazione al 3%, probabilmente non se la prenderebbero troppo con il mondo politico.
E i politici lo sanno.

L'effetto della azione di Quantitative Easing della BCE ha invece un risultato totalmente opposto sulle persone che hanno preso un prestito o un mutuo.
Dopo cinque anni di inflazione al 3% infatti un prestito, finanziamento o mutuo di 100mila Euro peserebbe in termini reali per circa 85mila Euro e diverrebbe quindi molto più facile da gestire.
Non solo, ma se abbiamo utilizzato questo prestito o mutuo per acquistare un immobile, è molto probabile che la stessa inflazione abbia fatto lievitare i prezzi degli immobili e che quindi quanto abbiamo acquistato per 100mila Euro, dopo cinque anni di inflazione, possa valere (diciamo) 110-120mila Euro contribuendo a farci sentire (un po' irrazionalmente) persino più ricchi di prima.

Se vogliamo vedere tutto questo sotto un differente punto di vista potremmo dire che l'azione di Quantitative Easing della BCE contribuisce a mettere in atto un passaggio di ricchezza a chi abbia contratto un prestito, un finanziamento o un mutuo.
Un passaggio di ricchezza totalmente finanziato da chi invece è detentore di risparmi.
Come per esempio molti pensionati.

Naturalmente i benefici dei privati cittadini sono cosa ben ridicola rispetto ai benefici che invece ricava una “Stato Spendaccione” che abbia accumulato un grosso prestito-debito di Stato.
Si potrebbe persino dire che in realtà, per certi livelli di Debito Pubblico (come nel caso dell'Italia), l'inflazione non è solo importante ma è probabilmente l'unico modo di sperare di poter un giorno far quadrare i bilanci.

Sembra proprio dunque che oggi chi ci governa (sia in Italia che in Europa) faccia il possibile per premiare chi ha un prestito o un mutuo e per punire chi ha invece dei risparmi.

Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente

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Redazione - Prestito.it - 2015-06-14 









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