Non sono solo i generosi prestiti interbancari offerti dalla BCE, la Banca Centrale Europea, a far si che il 2014 inizi con le banche dell'Eurozona che si vedono esistere sempre maggiormente sotto l'ala protettrice della BCE.
Ci sono anche i nuovi accordi presi a livello Europeo sulla funzione stessa che la BCE andrà ad avere nel suo nuovo esteso compito di proteggere le banche dell'Eurozona da disastri finanziari.
Ma, se i prestiti della BCE sono una inequivocabile realtà, i nuovi accordi sembrano essere talmente annacquati dalle interferenze dei vari paesi, con la solita Germania in prima fila, al punto dal renderli forse molto poco utili.
E questo specie nei prossimi molto difficili cinque o sei anni.
Quello che si voleva infatti raggiungere, quando si disegnò inizialmente l'accordo Europeo, era lo spezzare il diabolico link finanziario che lega il destino delle grosse banche Europee ai loro Stati di appartenenza.
E che quindi con il crollo di una grande banca si avrebbe oggi un immediato effetto domino sullo stesso Stato.
Quello che invece si è ottenuto è, almeno per i prossimi anni, esattamente il contrario visto che le Nazioni continuano ad essere i primi responsabili delle finanze delle proprie banche.
Il Singolo Fondo di Salvataggio su cui si basa la possibilità di intervento a livello Europeo infatti non sarà nella sua piena forza per almeno 5, ma forse anche 10 anni visto che viene costituito da fondi che le stesse banche dovranno pagare gradualmente per i prossimi 10 anni in modo da raggiungere un capitale di circa 5,5 Miliardi di Euro.
Ma, se qualche disastro finanziario dovesse colpire in un futuro più o meno immediato un Istituto Finanziario Europeo, il Fondo non avrebbe ancora la forza di intervenire ed è stato quindi deciso che, per il momento, la singola nazione sede del problema dovrà assumersene la responsabilità.
Insomma ci si trova...back to square one.
Proprio dove si era partiti.
Ed è forse per questo motivo che la stampa Tedesca, da sempre contraria a mutualizzare a livello Europeo i problemi non Germanici, ha gridato al successo su questo accordo dichiarandolo un accordo...molto brillante.
L'Agenzia Reuters, al contrario, ha in questi giorni intervistato direttamente 41 esperti di economia Europea e, su 41, ben 27 hanno dichiarato che questo accordo non serve a rompere il pericoloso link finanziario fra banche e singoli Stati.
La
Redazione di Prestito.it ricorda che i Governi Europei hanno già speso miliardi di Euro per arginare la crisi finanziaria delle banche e lo hanno fatto togliendo liquidità all'economia reale causando enormi danni sociali, generando livelli di disoccupazione mai visti di recente e infliggendo alla nuova generazione dei nostri giovani il non piacevole nome di....lost generation ovvero generazione perduta.
Michel Barnier, il Commissario Europeo incaricato di queste Nuove Regole Finanziarie ha appena dichiarato.....Se paragono (quanto approvato) con le mie proproste originali io vorrei aver visto le cose fatte in modo differente.
Concetto molto chiaro, specie considerando che da politico consumato forse non poteva dire di più.
Lena Komileva, economista di G+ Economics, ha dichiarato che con questo accordo il problema del link tra crisi bancarie e crisi finanziarie degli Stati è destinato a rimanere con noi anche in futuro.
La BCE sembra dunque dare ottimi e generosissimi prestiti alle Banche ma, se le stesse Banche si dovessero trovare in veramente gravi difficolta l'onere del salvataggio per adesso rimane sempre saldamente sulle spalle dei singoli Stati, con la benedizione della Germania che non ama troppo la condivisione dei problemi finanziari Europei.
Corrado Colombini
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Redazione Prestito.it
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