Il ricchissimo numero uno della Barclays Bank, Mr Bob Diamond, avrà nei prossimi giorni la possibilità di di confermare una delle frasi più famose del famosissimo James Bond, l'Agente Speciale 007.
Vedremo dunque se i...
Diamonds are for Ever (i diamanti sono per sempre) anche alla Banca Barclays o se il Signor Bob Diamond dovrà dimettersi in seguito al crescente scandalo legato alla manipolazione del Libor.
Certamente la situazione pare particolarmente difficile specie perchè siamo in un momento quando, nel mondo bancario, uno scandalo viene subito seguito da un altro.
E quando tutti sembrano voler addossare alle banche anche le colpe che francamente non hanno.
O che perlomeno non sono le sole ad avere.
In questo caso però la responsabilità pare evidente al punto che la Barclays ha appena ricevuto una multa record da 290 Milioni di Sterline che ha fatto crollare il titolo in borsa con una caduta del 15% equivalente ad una perdita di valore di 4 Miliardi di Sterline.
Un momento dunque capace di mettere alla prova molte persone.
Un momento che Bob Diamond ha subito utilizzato per andare negli uffici degli analisti della Morgan Stanley e comunicare loro di non aver la benché minima intenzione di fare un passo indietro e di voler continuare la sua straordinaria (e straordinariamente lucrosa) carriera di 15 anni alla Barclays.
Sfoggiando la sicurezza che lo contraddistingue ha anche aggiunto di essere stato nominato CEO della Barclays 18 mesi fa con la piena approvazione della FSA (Financial Services Authority), ovvero in un momento in cui si era già nel pieno della investigazione sulla manipolazione del Libor.
Con questa multa record gli Enti Regolatori hanno dichiarato che traders, managers e altre persone dentro e fuori la banca hanno attivamente cercato di manipolare il Libor, il London Interbank Offered Rate, che è poi l'Indice utilizzato globalmente per indicare il costo dei prestiti in una vasta fascia dell'economia.
La
Redazione di Prestito.it fa notare che la Barclays è solo una delle banche coinvolte e che oggi si parla di circa venti altre banche che potenzialmente potrebbero avere delle responsabilità, ma non vi è dubbio che la multa record di poche giorni fa ha concentrato l'attenzione dell'intero mondo finanziario sulla Banca Barclays.
Una Banca passata dall'essere (anni addietro) criticata per eccesso di conservatorismo ad essere oggi osteggiata per comportamento eccessivamente speculativo.
Un cambiamento incredibile se si pensa che sino agli anni 80 la Banca Barclays veniva ancora gestita con regole (giustizia sociale, semplicità, trasparenza e onestà) trasmesse dai Quakers che la avevano fondata ed era vista come una delle banche più disponibile a prestare denaro agli agricoltori e ai pescatori.
La gestione personale era poi nelle mani della famiglia Bevan che si era installata nella banca in un modo fortemente dinastico.
Anche allora la Barclays però ebbe dei problemi. In particolare negli anni 80 quando vennero esposti i suoi stretti rapporti con il regime apartheid del Sud Africa e fu fatta oggetto di forti proteste studentesche.
Poi Barclay si lanciò nelle acquisizioni comprando De Zoete & Bevan e Wedd Durlacher per formare la BZW e incontrando forti difficoltà .
Al punto che dovette assumere Bob Diamond per districarsi dai problemi.
E Mr Diamond si districò.
Vendette la BZW al Credit Suisse ma tenne una parte di questa attività trasformandola in maniera radicale e facendola diventare una enorme fonte di capitali e prestiti per aziende in tutto il mondo.
La crisi del 2008 le permise poi di acquistare ad un prezzo straordinariamente basso la parte di Lehman Brothers che la Barclays voleva da sempre, quella basata a Wall Street.
Evitò un salvataggio (non voluto) da parte del Governo Inglese, già impegnatissimo con la Royal Bank of Scotland e la Lloyds Bank, grazie ad una iniezione di liquidità fornita dal ricco Medio Oriente.
Lo stesso Bob Diamond era decisissimo ad evitare un rapporto eccessivamente stretto con il Governo Inglese per meglio mantenere la indipendenza della banca e la sua libertà operativa.
Oggi non pare molto chiaro il reale motivo per cui la Barclays abbia accettato di concordare la multa con i regolatori Inglesi.
Una interpretazione è quella che, in questo modo, la Barclays pensa di riuscire ad uscirne ad un costo relativamente basso rispetto a sanzioni più punitive qualora non avesse collaborato.
Un'altra è che la Banca abbia (visto le proprie inequivocabili responsabilità) attivamente collaborato con il ben più temibile Dipartimento di Giustizia Americano sperando cosi di essere punita meno delle altre banche anch'esse coinvolte nello scandalo Libor.
Fra qualche giorno Bob Diamond si presenterà di fronte al duro Treasury Select Committee in Inghilterra e avrà modo di far vedere se i...Diamonds are for Ever...o se dovrà abbandonare il campo con le proprie dimissioni.
Chi conosce Mr Diamond crede ancora oggi nel.... Diamonds are for Ever.
Ma la cosa non è certo scontata.
Corrado Colombini
Redazione - Prestito.it
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