Livello Record Debito Pubblico
Secondo il Fondo Monetario Internazionale il Debito Pubblico delle Economie più avanzate ha ormai raggiunto il livello più alto dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il Direttore Generale del Fondo, Christine Lagarde ha anche aggiunto che questo debito pubblico, stimato al 110% del PIL, potrebbe essere il maggior ostacolo alla crescita.
Un concetto questo che la Redazione di Prestito.it ritiene facilmente comprensibile e logico visto che le Nazioni con alti debiti pubblici si troveranno fortemente limitate nelle proprie azioni di politica espansionistica dell'economia e dovranno fare quotidianamente i cosiddetti conti con i mercati finanziari sempre pronti ad attivare rapidi attacchi speculativi.
Gli stessi Governi in questi casi saranno suscettibili di pressioni e ricatti più o meno espliciti e si continuerà ad essere in una situazione dove la stessa gestione politica di particolari paesi sarà possibile solo con l'approvazione puntuale del mercato.
Se questo non bastasse, l'Europa dovrà poi anche gestire il crescente problema demografico che vede alcuni paesi caratterizzati da un persistente ed eccessivo trend di invecchiamento.
Christine Lagarde, messa da parte la fase critica, si è poi anche lanciata nella fase positiva costruttiva indicando che, per uscire da questa lunghissima crisi, bisognerà percorrere una strada lunga e stretta attenendosi rigorosamente ad una corretta politica economica e a un ben equilibrato aggiustamento dei bilanci pubblici.
Aggiustamento sufficientemente radicale da poter creare un positivo effetto congiunturale ma non duro al punto da far ulteriormente cadere le nostre già deboli economie.
Altro rilevante fattore sarà il completare le pulizie messe in atto nel critico settore Bancario in modo da evitare che, nel futuro, le Banche in difficoltà debbano necessariamente essere salvate con i soldi dei contribuenti.
Come è avvenuto in questi ultimi anni.
Corrado Colombini
--
Redazione - Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it
Il Direttore Generale del Fondo, Christine Lagarde ha anche aggiunto che questo debito pubblico, stimato al 110% del PIL, potrebbe essere il maggior ostacolo alla crescita.
Un concetto questo che la Redazione di Prestito.it ritiene facilmente comprensibile e logico visto che le Nazioni con alti debiti pubblici si troveranno fortemente limitate nelle proprie azioni di politica espansionistica dell'economia e dovranno fare quotidianamente i cosiddetti conti con i mercati finanziari sempre pronti ad attivare rapidi attacchi speculativi.
Gli stessi Governi in questi casi saranno suscettibili di pressioni e ricatti più o meno espliciti e si continuerà ad essere in una situazione dove la stessa gestione politica di particolari paesi sarà possibile solo con l'approvazione puntuale del mercato.
Se questo non bastasse, l'Europa dovrà poi anche gestire il crescente problema demografico che vede alcuni paesi caratterizzati da un persistente ed eccessivo trend di invecchiamento.
Christine Lagarde, messa da parte la fase critica, si è poi anche lanciata nella fase positiva costruttiva indicando che, per uscire da questa lunghissima crisi, bisognerà percorrere una strada lunga e stretta attenendosi rigorosamente ad una corretta politica economica e a un ben equilibrato aggiustamento dei bilanci pubblici.
Aggiustamento sufficientemente radicale da poter creare un positivo effetto congiunturale ma non duro al punto da far ulteriormente cadere le nostre già deboli economie.
Altro rilevante fattore sarà il completare le pulizie messe in atto nel critico settore Bancario in modo da evitare che, nel futuro, le Banche in difficoltà debbano necessariamente essere salvate con i soldi dei contribuenti.
Come è avvenuto in questi ultimi anni.
Corrado Colombini
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Redazione News Prestito.it - 2012-10-13
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