Il Portogallo ha appena lanciato una specie di bomba fiscale sotto forma di un nuovo Budget per il 2013 che comprende aumenti di tasse, tagli alle spese e quindi, come immediata conseguenza, la garanzia di far vivere alla Nazione un terzo anno di dura recessione.
Del resto il Governo aveva ben poche scelte, vista la necessità di dover rispettare gli accordi presi con l'Eurozona al momento dell'accettazione del programma di salvataggio economico che all'epoca venne quantificato in 78 Miliardi di Euro.
Mentre le prevedibili proteste della piazza ostile domandavano le dimissioni del Governo, il Ministro del tesoro, Vitor Gaspar, dichiarava ieri che questa era l'unica strada percorribile dal paese per evitare la possibilità quanto mai reale di una catastrofe economica incontrollata.
Sempre secondo il Ministro, al Portogallo non pare neppure opportuno cercare inutili dilazioni come sta fortemente cercando di fare la Grecia.
Questo secondo Gaspar servirebbe solamente a prolungare il periodo di sofferenza in cui il Portogallo deve continuare a subire la dittatura delle imposizioni Europee.
Parole forti ma non prive di logica.
Naturalmente molto differente il parere dell'opposizione che ha definito l'attuale budget
Una Bomba Atomica Fiscale e una bomba che negherà al paese una giusta crescita e la ragionevole aspettativa della creazione di nuovi posti di lavoro.
Il problema comunque potrebbe sorgere in quanto il Minsitro Gaspar mantiene le previsioni di una contrazione del 1% per il prossimo anno.
Secondo molti economisti questo potrebbe risultare eccessivamente ottimistico, considerando gli effetti fortemente recessivi del budget nei confronti dei consumatori.
Sempre secondo questi economisti, infatti, le attuali misure che includono tagli alle pensioni, tasse sulle transazioni finanziarie, aumento di tasse sulle case etc spingeranno il Portogallo verso una sempre maggiormente profonda spirale negativa (tipo Grecia) spirale da cui sarà estremamente difficle uscire visto che andrà a causare ulteriori cadute del gettito fiscale pubblico.
Alla
Redazione di Prestito.it pare che il Portogallo sia oggi una specie di topo da laboratorio su cui l'Eurozona sta sperimentando le attuali teorie economiche prima che queste vengano applicate a paesi ben più sostanziali in peso economico e finanziario, come Spagna e Italia.
Corrado Colombini
Redazione - Prestito.it
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