Il meeting dei Capi di Stato Europei continua a evidenziare le forti differenze in essere fra le varie nazioni dell'Eurozona.
Ieri molti giornali Italiani di primissimo piano hanno descritto i risultati di questo ultimo incontro come molto positivi e di questo ne hanno dato il merito al Governatore della BCE, Mario Draghi, per la sua positiva influenza sui Leader Politici, specie (naturalmente) per quanto riguarda le decisioni relative ai nuovi compiti di controllo e di azione della Banca Centrale Europea.
Evidentemente molti di questi giornalisti non avevano letto con la dovuta attenzione quanto discusso e concordato che, ben lungi dall'essere un passo avanti, ha in realtà rimandato nel tempo delle decisioni operative che dovevano (secondo quanto approvato dal precedente Meeting Europeo di Giugno) essere messe in atto con urgenza entro la fine di Dicembre 2012.
Vedi su questo punto (analisi pratica dell'incontro Europeo) la precedente News controcorrente ma realistica...
La Grande Notte di Angela Merkel.
Oggi sembra che anche i meno attenti si stiano lentamente accorgendo che in realtà chi ha dominato questo ultimo meeting è stata la Merkel che ha difeso con successo gli interessi della Germania ma soprattutto gli interessi del proprio partito politico che il prossimo Settembre dovrà affrontare nuove e difficili elezioni.
La Germania ha inequivocabilmente ribadito il suo no ad una qualsiasi garanzia congiunta sui depositi bancari delle Banche dell'Eurozona eliminando di fatto quanto sia molti stimati economisti, sia lo stesso Fondo Monetario Internazionale ritenevano fosse la componente essenziale e vitale di una unione bancaria Europea che potesse dare calma e stabilità a questo tanto travagliato e volatile settore Finanziario del nostro Vecchio Continente.
Corrado Colombini
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