Secondo il Censis e Confcommercio continuano le drammatiche difficoltà per le famiglie Italiane che sono strette tra la corrente crisi economica, il calo della occupazione, il calo dei valori degli immobili e le continue previsioni negative.
Nel primo semestre del 2012 quasi un gruppo famigliare su cinque non è riuscito a guadagnare abbastanza per coprire le spese.
Il Censis pare essere dell'opinione che questo ha portato ad un aumento del credito al consumo e ad una forte riduzione del risparmio.
Alla
Redazione di Prestito.it ci sentiamo di concordare con il calo del risparmio privato ma abbiamo alcuni seri dubbi sull'ipotetico aumento dei prestiti, prestiti personali e finanziamenti personali, considerato le sempre difficili condizioni di questo mercato.
Le Banche e gli Istituti Finanziari Italiani sembrano infatti seguire una politica (forse anche logica) estremamente prudente che porta ad una alta selettività delle offerte di prestito e quindi potenzialmente ad una diminuzione delle pratiche concluse positivamente.
I dati odierni sembrano semmai riferirsi maggiormente a quella forma di prestito che viene descritta come....segni la spesa sul conto.
Più che prestito questa pare dunque essere una piccola ed innocua forma di mini dilazione di pagamento.
Ritornando ai dati verificati risulterebbe che oggi i nuclei famigliari che sembrano essere stati in grado di realizzare un seppur piccolo risparmio mensile ammontino solamente al 17%.
Tra quelli che invece hanno i conti mensili che non quadrano il 56% ha utilizzato i propri risparmi bancari per porre rimedio allo scompenso.
Invece tra coloro che hanno anche l'onere di un mutuo immobiliare da ripagare, va rilevato che oggi ben il 14,7% dichiara di poterlo fare solo con notevoli difficoltà e il 4,7% dichiara di non essere più in grado di farlo e quindi di non essere in grado di rispettare le dovute scadenze.
In aumento sembra solo essere la (certo non positiva) pressione fiscale che dall'ottimistico (ma anche già troppo alto) livello attorno al 45% indicato dal Governo, pare invece assestarsi al reale livello del 55% al netto del sommerso.
Percentuale quasi da Guinness dei Primati.
Corrado Colombini
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