La Falsa Notizia della Grande Unione Bancaria Europea


Una notizia uscita lo scorso Giovedì e che, dopo solo un giorno, si è rivelata praticamente (anche se non formalmente) falsa.

Lo scorso Giovedì 13 Dicembre sia nel mondo online che con la carta stampata siamo stati inondati con il nuovo mirabolante accordo concordato fra i nostri soliti immaginativi Leader Europei.

La notizia era molto semplice.
Una nuova grande Unione Bancaria sarebbe stata attuata sotto la Supervisione della Banca Centrale Europea di Mario Draghi.
Tutte le maggiori Banche Europee avrebbero preso parte a questa unione, garantendo in questo modo il raggiungimento di un sistema fondamentalmente stabile attivo sotto l'ala protettrice della potentissima BCE.


Anche per i non iniziati parrebbe evidente che una “Unione Bancaria” per avere un qualsiasi senso dovrebbe proteggere in maniera solidale le singole banche che ne fanno parte e coloro che hanno depositi nelle stesse banche.

Evidente forse, ma sbagliato.

Angela Merkel, oggi praticamente l'unica Leader dell'Eurozona con rilevante ed adeguato potere economico a disposizione, ha detto (da sempre e ripetuto nuovamente nei giorni scorsi) che i cittadini Tedeschi non sono disposti a pagare per gli errori (incredibilmente frequenti) delle numerose Banche Europee.

La Merkel ha dunque senza mezzi termini rifiutato la condivisione di responsabilità finanziaria che parrebbe essenziale se si vuole (seriamente) parlare di “Unione Bancaria”.

Niente soldi dei contribuenti Tedeschi dunque da utilizzare per questo scopo.
E senza questi fondi, ci si domanda, dove penseranno, i nostri allegri e superficiali Leader, di trovare la liquidità per far fronte a un veramente serio problema, qualora dovesse presentarsi.

Noi certo non lo sappiamo ma la cosa che preoccupa è il sospetto che anche loro non ne abbiano la minima idea.
Forse si limitano ad incrociare le dita.
Nella speranza che il problema accada solo dopo che hanno iniziato a godersi la ricca pensione che li aspetta.
Loro beati.

Naturalmente, come acutamente osserva lo stesso Financial Times che ha fornito molte idee per questo nostro articolo, possiamo anche criticare la Merkel per la sua posizione negativa ma non possiamo certo criticarla per mancanza di chiarezza.
Ha infatti, anche la scorsa settimana, ripetuto con Teutonica precisione la propria opinione al riguardo.
Opinione che, lungi dall'essere personale, rappresenta sicuramente la posizione della Germania.


L'accordo della scorsa settimana è dunque un accordo senza precise basi finanziarie di intervento.
Un accordo quindi sostanzialmente inefficace.

Evidentemente qualche partecipante dalla coscienza non ancora totalmente temprata dagli anni passati al potere deve aver suggerito che, per non essere totalmente ridicoli, bisognerebbe dare una base finanziaria all'accordo stesso.

La risposta pare sia stata la solita.
Scriviamo che ci impegnamo a farlo entro il 2013 e, per non impegnarsi troppo, magari aggiungiamo...ma attuarlo nel 2014.
Immaginiamo che tutti siano stati concordi...visto che in questo modo sono riusciti a prendersi per lo meno un altro anno di tempo.

La Redazione di Prestito.it vorrebbe poi fare osservare che, anche nel remotissimo caso in cui nel 2013 questi signori o i loro fotunati successori facessero veramente un accordo sostanziale, poco cambierebbe per la sicurezza del sistema bancario Europeo.

Visto che questa “Grande Unione” dovrebbe vedere la partecipazione di circa 100 o 150 Banche (a sentire l'autorevole Financial Times) su un totale di circa 6.000 banche.

Insomma la grande notizia dello scorso Giovedì, a ben vedere, più che una grande notizia Dicembrina parrebbe sembrare un bel Pesce di Aprile Precoce Prenatalizio.

Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente

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Redazione Prestito.it - 2012-12-17 









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