Regalo di Natale ai Dipendenti Ford e General Motors


E pessimi commenti di molta stampa Italiana.
E' arrivata in questi giorni la notizia che sia Ford che General Motors ai primi di Gennaio pagheranno un generoso premio ai propri dipendenti Americani sotto lo schema schema “Profit Sharing”.

Gli importi dovrebbero oscillare fra i 7.000 e gli 8.000 Dollari ciascuno, un premio difficilmente immaginabile in Italia.

Questa notizia è stata subito riportata da molta stampa Italiana con il peculiare commento che queste grandi aziende Americane dimostrano che per competere nel libero mercato non è necessario licenziare i propri dipendenti o chiudere stabilimenti non competitivi come invece vorrebbero fare le grandi aziende Italiane (vedi Fiat).

Non sappiamo se definire ignoranti, bugiardi o semplicemente stupidi chi fa commenti di questo genere.

Evidentemente ignorano che, per arrivare a questi risultati, le due grandi società Americane avevano dovuto affrontare una violentissima ristrutturazione (con chiusura di fabbriche, abbandono dell'attività da intere aree geografiche, licenziamenti di una buona parte del personale ecc.).
Una ristrutturazione che aveva portato la loro capitalizzazione combinata a valere in borsa meno della Fiat Italiana.

Andrebbe invece meglio commentato che le grandi società Americane ancora una volta mettono in evidenza che per poter prosperare in un libero mercato globale oggi le aziende non possono più avere i pesanti e sorpassati vincoli sindacali che in Italia renderebbero totalmente impossibile una radicale ristrutturazione di una azienda fortemente in crisi.

All'epoca i Sindacati Americani, per aiutare Ford e General Motors (e Chrysler), concordarono un nuovo salario orario per i nuovi assunti (circa il 50% di quanto gli attuali dipendenti prendevano in precedenza), rinunciarono a parte dell'assistenza sanitaria e all'indicizzazione dei salari e accettarono che migliaia di lavoratori venissero licenziati.

Da osservare che con la corrente ripresa sia la Ford che la General Motors hanno riassunto una buona parte dei lavoratori precedentemente licenziati con il pieno appoggio degli intelligenti sindacati Americani.


Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente

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Redazione Prestito.it - 2012-12-27 









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