La corrente crisi economica, evidentissima nel settore Bancario specie per quanto riguarda la concessione di prestiti personali e finanziamenti ad aziende viene oggi confermata anche nel settore del turismo Natalizio.
La Federalberghi ha infatti comunicato che con il Natale 2012 si prevede una riduzione del 5% sulla spesa Alberghiera Natalizia degli Italiani.
Una riduzione rilevante se si considerano i bassi livelli di riferimento degli anni precedenti.
Bernabò Bocca, Presidente della Federalberghi, ha auspicato che questo sia il calo finale e che in futuro il mercato possa riprendere una crescita che per molti operatori alberghieri oggi pare essere vitale.
Non si può infatti ignorare che, anche in questo settore, l'aumento della imposizione fiscale continua aggravando così ulteriormente i bilanci degli addetti ai lavori e creando molteplici difficili situazioni.
Questa ultima indagine è stata realizzata con la cooperazione dell'Istituto ACS Marketing Solutions e ha concluso che saranno 12,4 Milioni gli Italiani che si accingono ad effettuare una breve vacanza nel periodo Festivo.
Un numero che rappresenta un calo del 13% rispetto al 2011.
Non è difficile il pensare che la stragrande maggioranza di coloro che si accingono a rinunciare alla Vacanza Natalizia nel 2012 lo faranno per motivi squisitamente economici.
Bocca ha anche indicato nel 10% il calo di fatturato prevedibile nel 2012 per le strutture Alberghiere e in 50.000 il numero degli addetti ai lavori in meno rispetto al precedente anno.
Questo, ha aggiunto, in un settore di vitale importanza per l'economia Italiana, un settore che, nella prossima legislatura, si auspica acquisisca un ruolo economico primario (considerate anche le enormi potenzialità del paese Italia).
Ritornando al Natale 2012, la Sicilia avrà l'11% delle presenze, il Lazio il 10,7%, il Trentino e l'Alto Adige il 10,1%.
A ruota verranno Lombardia (9,8%), Toscana (9%) e Valle d'Aosta con il 7%.
Destinazioni preferite la montagna con il 41,6, la vacanza cittadina con il 24,9% e il mare con il 13,4%.
Per l'estero invece tiene molto bene l'Europa con le grandi capitali Europee (66%) mentre subiscono una violenta flessione le visite nelle città extra Europee.
Evidentemente oggi, con la attuale crisi economica e con la scarsa disponibilità del settore Bancario alla concessione di prestiti vacanze o prestiti viaggi, anche per chi non vuole rinunciare alla tradizionale vacanza viene più naturale optare per una scelta più economica e quindi più vicino a casa.
Corrado Colombini
--
Notizia promossa dalla Redazione Editoriale di Prestito.ithttp://www.prestito.it/
Il Portale per Prestiti Personali e Finanziamenti Online
Redazione Prestito.it
www.prestito.itredazione@prestito.itNotizie e Informazioni su Prestiti Personali e Finanziamenti Aziende
Con www.prestito.it trovi la Banca o l'Istituto Finanziario che Fa per Te