Lo dice la Banca d'Italia che ha appena diramato delle nuove previsioni per l'anno in corso.
Si parla di un calo del PIL pari ad uno per cento (contro le precedenti previsioni che indicavano un più modesto calo di un solo 0,2 per cento) e di un aumento della disoccupazione che dovrebbe toccare il 12 per cento nel 2014.
Particolarmente negativa la disoccupazione giovanile che vede preziose potenziali risorse, come quelle dei giovani, sottoutilizzate o non utilizzate del tutto in una scala troppo vasta per non avere un impatto a livello economica nazionale.
Via Nazionale, come ormai da tempo, consola leggermente con moderatissime previsioni di crescita a lungo termine.
Si parla di un 0,7% del PIL per il 2014.
Tutti noi sappiamo poi come queste previsioni tendano sistematicamente a peggiorare man mano che ci si avvicina alla data in questione.
Sono queste in breve le parole dette dal numero uno di Via Nazionale, il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, durante una conferenza all'Università di Firenze.
Occasione che ha visto alcuni studenti contestare lo stesso Governatore.
Visco ha anche parlato di riforme che porteranno benefici al paese Italia.
La
Redazione di Prestito.it ritiene tuttavia che anche le riforme di cui si fa un gran parlare non siano particolarmente significative in una Italia troppo oppressa da sistemi corporativi che vogliono proteggere interessi limitati di gruppi di persone privilegiate, gruppi che vanno dai Tassisti ai Notai.
Unica arma che i vari Governi sembrano sempre quanto mai decisi a portare avanti rimane alla fine la solita infinita riforma sulla tassazione degli immobili con risultati sempre più gravosi per i cittadini che devono, come è accaduto nel 2012, affrontare aumenti impositivi anche superiori al 100%.
Una palese assurdità che poi inevitabilmente viene identificata come una delle cause dei recenti crolli delle transazioni immobiliari.
Ritornando al PIL, oggi la Banca d'Italia comunica che, per il 2012, si prevede, un dato a consuntivo con un calo del 2,1%.
Per quanto riguarda i fattori di rischio che si presentano sul mercato per il 2013, Visco ha elencato il Debito Pubblico, il Credito per le Imprese e la scarsità dei Prestiti Personali e dei Finanziaemnti Personali, i consumi che rimangono sempre depressi e i flussi dei capitali che si spostano da economie a rischio verso economie considerate (a buona ragione) più sicure.
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