Crisi impone nuova proroga termini per chiedere la Sospensione Mutuo


Il perdurare della Crisi Economica Italiana impone proroga delle misure Anti-Crisi per i Mutui.

Una delle agevolazioni più importanti, frutto di un accordo tra l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e ben 13 Associazioni a tutela dei Consumatori, è stata senza dubbio la possibilità concessa alle Famiglie Italiane, in difficoltà nel rimborsare le rate del Mutuo, di richiedere alla propria Banca la sopsensione dei pagamenti per 12 mesi.

Il termine per fare la richiesta di sospensione, nell'accordo originario con l'ABI era il 31 gennaio 2013, ma poichè l'annunciata e attesa iniziativa del Governo, ovvero l'istituzione di uno speciale Fondo di Solidarietà che dovrebbe permettere di sospendere il Mutuo per 18 mesi (1 anno e mezzo), tarda ad arrivare, l'ABI e le Associazioni dei Consumatori hanno ritenuto opportuno e indispensabile prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle domande di spospensione di ulteriori 2 mesi, posticipando la scadenza dei termini al 31 marzo 2013.

Sino ad ora sono circa 85.000 (85 mila) le Famiglie Italiane che hanno usufruito della possibilità di sospendere il rimborso delle rate del proprio Mutuo per un anno.
Questo dato (tenendo conto anche che l'iniziativa è stata scarsamente pubblicizzata) ci da una precisa idea della situazione di estrema difficoltà in cui le Famiglie Italiane vertono in questo periodo.
Infatti secondo i dati diffusi dall'ABI a dicembre 2012 sono stati sospesi circa 85.000 Mutui per un capitale residuo (debito residuo) di circa 10 miliardi di euro.

La Redazione di Prestito.it si auspica che una volta terminati i (troppo spesso ridicoli) teatrini elettorali che quasi tutti i Politici Italiani in corsa per le prossime elezioni non ci risparmiano. Il Governo (qualsiasi) che verrà non tardi ancora a varare misure concrete per sostenere l'economia delle Famiglie e le Imprese Italiane.
Cose e/o aiuti concreti come, ad esempio, l'introduzione (senza ulteriori incredibili ritardi) del promesso Fondo di Solidarietà.

L'introduzione di un Fondo di Solidarietà non è certo la bacchetta magica che serve a far svanire di colpo la crisi dell'economia reale in Italia, ma è un inizio e soprattutto una cosa nella direzione giusta.

Anche se i dubbi e le note negative (già prima che sia varato il Fondo di Solidarietà) certo non mancano, come ad esempio la recente riforma Fornero che ha di fatto già ristretto il palinsesto dei potenziali beneficiari dell'agevolazione di tale Fondo che nel 2013 dovrebbe ammontare a circa 10 miliardi di euro.

I criteri di ammissibilità dei beneficiari di questo nuovo Fondo che consente di sospendere le rate del mutuo sino ad un massimo di 18 mesi (1 anno e mezzo) per i mutui di importo non superiore ai 250.000 (250 mila) euro, per le famiglie che dichiarano un reddito ISEE non superiore ai 30.000 (30 mila) euro.

A patto che nei 3 anni precedenti la richiesta si sospensione del Mutuo si sia verificato almeno uno di questi eventi:

- cessazione/perdita del rapporto di lavoro subordinato. A meno che non si sia trattato di dimissioni non per giusta causa o di risoluzione consensuale del rapporto o per il raggiungimento dei limiti di età con diritto alla pensione o di licenziamento per giusta causa;
- cessazione del rapporto di lavoro di agenzia, da rappresentante o di collaborazione continuativa e coordinata anche se non a carattere subordinato;
- morte o riconoscimento di handicap grave; minorazione che abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, che renda necessario un'assistenza permanente.

Mentre i requisiti in vigore sino alla riforma del Ministro Fornero, ovvero i requisiti decaduti e NON più riconosciuti come utili e idonei a presentare una richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà (per la richiesta di sospensione del Mutuo per 18 mesi), sono i seguenti:

- aumento dell'importo della rata di mutuo;
- pagamento di spese mediche o di assistenza, durante il periodo in cui il Mutuo era già in essere;
- aver sostenuto spese di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione, durante il periodo in cui il Mutuo era già in essere.

La riforma Fornero insomma non pare aver "agevolato" le Famiglie Italiane in difficoltà con il rimborso del Mutuo ... ma per il momento limitiamoci ad assimilare questa "Buona Notizia" (cosa rara di questi tempi) dell'accordo raggiunto dai consumatori con l'ABI per questa proroga al 31 marzo 2013, del termine di scadenza per depositare la domanda di sospensione del rimborso del Mutuo per 12 mesi.

Michele Bini
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Redazione – Prestito.it
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Redazione - Prestito.it - 2013-02-03 









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