Dagli ultimi dati sull'Eurozona appena pubblicati si ha la conferma che ormai rimane solo la Germania a sostenere l'economia dell'Eurozona.
Anche la Francia, su cui molti (ma certamente non tutti) puntavano per una performance economica sufficientemente positiva da ribilanciare i deboli paesi periferici, anche la Francia ha iniziato ad aumentare la sua divergenza economica dalla grande Germania.
I dati previsionali usciti lo scorso Giovedì parlano di una riduzione del volume economico per almeno uno 0,2-0,3% nel primo Trimestre del 2013.
Riduzione che farebbe seguito al declino dello 0,4% che dovrebbe registrarsi per il terzo trimestre del 2012.
Dati che si traducono in un peggioramento anche verso la precedente previsione di Reuters che parlava di una semplice stagnazione economica.
Quello che colpisce maggiormente in questi ultimi dati tuttavia si trova tuttavia nell'analisi dei dati che provengono dalla Francia che oggi sembra tendere ad allinearsi maggiormente con le grandi Economie Europee in crisi (Spagna e Italia) e ad allontanarsi dalla forte economia Germanica ormai rimasta sola a spingere avanti.
La Germania quindi sembra aver iniziato il 2013 in maniera relativamente soddisfacente, il morale degli investitori ha toccato il livello più alto degli ultimi tre anni e il livello di occupazione a fine Dicembre 2012 si è rivelato il più elevato sin dal giorno della Riunificazione delle due Germanie.
Un dato dunque estremamente positivo per la nazione della Merkel ma anche un dato che difficilmente si potrà rivelare duraturo nel tempo se il contesto economico attorno alla stessa Germania dovesse continuare a rimanere negativo.
La
Redazione di Prestito.it vuole far notare che uno dei motivi che spingono le altre economie alla tendenza negativa sta anche nell'ironico fatto che stanno seguendo ubbidientemente la ricetta prescritta dalla stessa Germania.
Ovvero Austerità e lotta all'Inflazione.
Il buon Mario Draghi qualche settimana fa ci aveva parlato di un possibile contagio positivo che a lui pareva iniziasse a venire a galla.
A chi scrive pare che i paesi periferici ormai siano ben vaccinati anche verso i contagi positivi e che forse le parole dell'ottimo Presidente della Banca Centrale Europea fossero più rivolte come un auspicio ed una esortazione che non una constatazione empirica.
I dati di questa settimana infatti non lasciano dubbi sulla tendenza negativa dei nuovi ordini per numerosi settori fra cui Alberghi, Settore Tecnologico e Banche in linea con la continua tendenza negativa del settore produttivo.
Senza parlare della occupazione che, per il resto dell'Eurozona (a parte Germania) meglio viene descritta come disoccupazione.
Qui le aziende stanno, anche durante questo Gennaio e Febbraio, continuando a tagliare posti di lavoro.
Anzi il trend pare stia addirittura accelerando arrivando a toccare il ritmo più elevato degli ultimi tre anni.
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