Questa povera Europa sembra divisa ormai su molti punti e non ci riferiamo solo ai commenti di dubbia intelligenza fatti dal candidato cancelliere Peer Steinbrück che ha definito due clown i due leader politici Italiani Berlusconi e Grillo.
Una definizione data sicuramente per la gioia della locale platea Germanica ma che certamente non pare essere di buon auspicio per un politico che avrebbe la (poco giustificata) ambizione di porsi alla testa del più grande paese Europeo.
Altro motivo di divisione oggi pare essere anche Cipro e in particolare la utilità di concedere un prestito a questa nazione che sembra essere molto poco affidabile con la gestione finanziaria portata avanti dalle sue troppo allegre Banche.
La Germania e altre nazioni vorrebbero infatti che sia gli azionisti che le persone che hanno depositi bancari nelle dissanguate banche dell'isola paghino in parte un prezzo per il salvataggio delle stesse banche.
Altri sono contrari a questa soluzione non tanto per un motivo etico quanto per un motivo pratico.
Si ritiene infatti che mettere sul tavolo una simile prospettiva significherebbe provocare una corsa al ritiro dei depositi bancari peggiorando quindi ulteriormente una già difficilissima situazione.
La Germania da parte sua non sembra disposta a spostarsi molto dalla sua intransigente posizione e possiamo forse immaginare che accadrà quanto abbiamo già visto succedere più di una volta in questi ultimi anni.
La Germania si manterrà sulle sue posizioni, la crisi di Cipro peggiorerà e, all'ultimo momento dopo che altri danni verranno inflitti alle banche Cipriote e all'economia dell'isola, una soluzione in extremis poco gradita a tutti verrà trovata.
Si comprende anche la poca voglia di aiutare Banche che hanno avuto una gestione totalmente spericolata delle proprie finanze e banche che hanno sicuramente dato pochissime garanzie sulla legalità di transazioni finanziarie che hanno visto, in modo particole clienti Russi, fare transitare grosse somme di denaro di nebulosa provenienza.
Il prossimo 4 Marzo i Ministri dell'Economia dell'Eurozona discuteranno su come affrontare questa nuova crisi finanziaria dell'isola e valuteranno sulla opportunità di concedere un prestito di salvataggio che oggi pare essere totalmente necessario se si desidera evitare un tracollo bancario a Cipro.
Ricordiamo che Cipro è la più piccola economia dell'Eurozona con un PIL di solo 18 Miliardi di Euro.
Malgrado questo una crisi bancario locale avrebbe comunque fortissime ripercussioni in tutta Europa.
Il problema di fondo rimane tuttavia l'eufemismo della parola prestito.
Un prestito a Cipro infatti difficilmente potrebbe mai essere restituito e quindi un eventuale salvataggio potrebbe forse essere presentato come un prestito temporaneo ma in realtà sarebbe, almeno per una sua grossa parte, una specie di regalo definitivo.
Basti pensare che, a fronte di una economia che vale 18 Miliardi di Euro, Cipro ha oggi bisogno di un prestito di salvataggio per 17 Miliardi di Euro.
Di questi circa 10 Miliardi andrebbero direttamente utilizzati per ricapitalizzare le banche e 7 Miliardi per finanziare l'apparato statale.
Un prestito di questa portata porterebbe il Debito Pubblico Cipriota a ben il 145% del PIL, un livello che tutti reputano insostenibile per l'isola.
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