Mentre il Dow Jones batte ogni record e le borse Europee seguono la entusiasmante tendenza speculativa brindando ad un (ipotetico) rinnovato ottimismo finanziario, nell'economia reale dell'Eurozona sembra di vivere in un altro pianeta.
Ogni giorno riceviamo messaggi da parte di persone che si lamentano sulla poca disponibilità da parte delle Banche di concedere prestiti personali e finanziamenti ed ogni giorno vediamo sui circuiti News notizie che parlano di una sempre difficile situazione occupazionale.
Malgrado questo ormai quasi ogni giorno vediamo le borse mondiali mettere a segno dei consistenti rialzi che pare vengano spiegati dicendo che le borse guardano al domani e non alla situazione odierna.
Evidentemente domani...sarà un altro giorno e speriamo che questo domani ci si avvicini con una certa rapidità.
Per quanto invece riguarda l'oggi, dobbiamo riportare un certo non entusiasmante dato che ci arriva dall'Italia in cui viene confermata la incredibile crisi sofferta nel mercato immobiliare Italiano durante il 2012 e la stratosferica percentuale di disoccupazione dei poveri Greci che, grazie agli astuti programmi di austerità imposti dai cervelloni dell'Eurozona (con la Germania in prima linea), oggi riescono a mettere a segno una disoccupazione del 26% nell'ultimo trimestre del 2012, dato che farebbe quasi sembrare bello il drammatico risultato che gli stessi Greci avevano centrato nell'ultimo trimestre del 2011, il modesto 20,7%.
La Redazione di
Prestito.it ricorda che a fine 2011 e inizio 2012 era il periodo in cui la Grecia veniva considerata a fortissimo rischio, non come oggi quando sembra che nessuno accenni neppure minime o timide preoccupazioni.
La disoccupazione femminile in Grecia tocca addirittura il 29,7%, mentre quella maschile si ferma al più modesto 23,3%.
Come anche per la Spagna, la disoccupazione giovanile supera il 50%, si attesta infatti al 57,8% con una punta del 65% fra le giovani donne.
Un osservatore sprovveduto potrebbe chiedersi dove i Greci prendano le necessarie risorse per mantenerai a galla, seppure con difficoltà.
La risposta viene rapida, visto che al momento riescono a mantenere un delicatissimo e precario equilibrio solo grazie ai prestiti internazionali.
Speriamo solo che nessuno ci chieda come faranno i Greci a ripagare questi prestiti, considerato l'andamento e le prospettive della loro economia.
Perché questa è sicuramente una domanda a cui nessuno riuscirebbe mai a dare una sensata risposta, neppure le persone geniali che non contente di aver inventato l'Euro, hanno deciso di imporlo e farlo adottare da Nazioni con caratteristiche strutturali, fiscali ed economiche che non hanno nulla in comune.
Proprio come la Grecia e la Germania.
Naturalmente queste insignificanti notizie di economia reale non hanno fermato i festeggiamenti odierni dei mercati finanziari che evidentemente vedono attorno a loro qualcosa che a molti dei normali cittadini sembra totalmente sfuggire.
Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente
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