Generazioni Perdute, Prestiti, Donazioni...e 700 Miliardi di Euro


Generazioni Perdute, Prestiti, Donazioni...e 700 Miliardi di Euro
Martin Shulz, il socialista Tedesco già capo del Parlamento Europeo da Gennaio dello scorso anno, ha da poco dichiarato che l'Europa ha creato complessi sistemi finanziari, a partire dalla prima crisi Greca del 2009, per salvare le grandi Banche Internazionali e Nazionali ed i paesi in difficoltà finanziaria.

A questo scopo la stessa Europa ha stanziato 700 Miliardi di Euro, una cifra enorme che pero ha avuto una conseguenza negativa violenta su una intera generazione di giovani.
Infatti l'azione dei leader Europei (spinti in questo molto dalla grande Germania) è stata quasi totalmente diretta ai salvataggi finanziari e ai programmi di austerità facendo poi ben molto poco per lo sviluppo economico e per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Con il risultato di aver messo le premesse per una forte crescita della disoccupazione e, visto che l'Europa rimane sempre molto protettiva dei posti di lavoro esistenti, penalizzando in particolare le nuove matricole lavorative ovvero i giovani che oggi vedono in molti paesi Europei una disoccupazione giovanile toccare il 50%.
Dato che si registra in Grecia, Spagna e in parte nel Portogallo.

”Abbiamo salvato le Banche ma adesso corriamo il rischio di perdere una Generazione”.... ha poi aggiunto lo stesso Martin Shulz preso da un rarissimo senso di autocritica.

Non vi è dubbio che una grande verità si cela dietro queste parole.
I giovani di oggi, vedendo quanto accade attorno a loro, difficilmente potranno avere una grande fiducia nelle istituzioni, nell'Europa, nell'Eurozona e nella stessa moneta unica, il tanto travagliato e tormentato Euro.

Oggi per porre un rimedio a questo drammatico problema si stanno mettendo allo studio alcune iniziative che possano agevolare il lavoro per i giovani sotto forma di una “Garanzia per il lavoro Giovanile” rivolta in particolare ai giovani sotto i 25 anni di eta.
Questa iniziativa rientrerebbe sotto l'iniziativa Europea supportata da un budget di 6 Miliardi di Euro per promuovere il lavoro nelle aree Europee maggiormente colpite dalla disoccupazione.

Naturalmente chi legge queste cifre può immediatamente trarre alcune conclusioni.
Facendo pure, con una osservazione poco sofisticata, il paragone fra i 700 Miliardi di Euro dati sotto forma di prestiti o contributi praticamente a fondo perduto (o difficilmente recuperabili) per sostenere principalmente le Banche e i 6 Miliardi di Euro stanziati per promuovere l'occupazione, si capisce immediatamente quali siano le priorità dei governanti Europei.

Purtroppo, e di questo la Redazione di Prestito.it da spesso la responsabilità all'influenza della Germania che gode internamente di una buona situazione economica e vive nel costante terrore dell'inflazione, purtroppo la verità è che a livello Europeo le Autorità si sono volute concentrare sui tagli della spesa e sui programmi di austerità ma hanno ignorato quasi totalmente gli incentivi per lo sviluppo economico.

La cosa maggiormente ridicola è che oggi la Grecia, il Portogallo, l'Irlanda ma anche la Spagna e l'Italia hanno la migliore e più altamente educata generazione di giovani che abbiano mai avuto dentro i propri confini.
Che i genitori di questi giovani hanno investito come mai prima nell'educazione della nuova generazione.
Ma che, proprio quando i giovani ultimati gli studi si sono affacciati sul mondo del lavoro, si sono sentiti dire che per loro non vi era posto.
Che stiano a casa con i genitori o che vadano a cercarsi un lavoro in qualche lontana nazione all'estero.

Certo è che se l'Europa invece che essere in grado di portare risorse dove certamente ne esiste il maggior bisogno (il lavoro specialmente quello giovanile), ne porta invece via per allocarle a banche e istituti finanziari che, nei momenti di crisi, non sembrano essere direttamente collegati all'economia reale, se questo succede e continua a succedere non ci si deve poi troppo stupire se nel prossimo futuro dovesse nascere un risentimento anti-Europeo e se le persone comuni dovessero iniziare a pensare che forse si stava meglio come si stava prima.

Quando i problemi di Cipro o quelli della Grecia appartenevano solo a Cipro o alla Grecia e non, come adesso, a tutti noi, sfortunati cittadini Europei.

Corrado Colombini

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Redazione Prestito.it - 2013-03-18 









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