Di fronte alle continue crisi che incessantemente si profilano davanti ai nostri occhi, c'è una frase che sembra ritornare sempre fuori costantemente...Non si può fare a meno dell'Euro.
Chi scrive ha vissuto abbastanza a lungo per sapere che in realtà si può fare ameno di tutto ma ha anche ben chiaro in mente che di fronte a risultati scadenti si deve (doverosamente) valutare possibili alternative.
Senza nulla scartare a priori.
Riteniamo che l'Euro di base fosse una ottima idea ma riteniamo anche che l'applicazione dell'idea sia stata dettata da effimera gloria politica da parte dei (parzialmente megalomani) Leader Politici Europei e non da attenta analisi economica.
Se una analisi fosse stata fatta nessuno mai avrebbe donato la stessa moneta a stati con differenti regimi strutturali, differenti regimi fiscali, differente concezione dell'economia, differente livello di mercato sommerso, e totalmente differente livello di onestà fiscale.
Ci si domanda infatti come sia possibile che due stati come la Grecia da una parte e la Germania dall'altra possano avere una cosa importante come la moneta nazionale in comune quando probabilmente non hanno null'altro che li avvicina salvo forse, la passione per le Olimpiadi.
Ed infatti oggi, secondo alcune analisi circolate negli ambienti finanziari,
l'Euro Greco dovrebbe essere svalutato del 24,3% (contro una valuta di riferimento Internazionale come il Dollaro) e quello Germanico rivalutato del 13,2% per avere una parità riflessa con le rispettive economie nazionali.Anche un osservatore latente in elaborazioni matematiche può facilmente rilevare che i due dati portano ad uno scostamento superiore al 33%.
Allora ci si domanda come sia possibile che le due nazioni vadano avanti con la stessa moneta quando questa presenta un divario reale maggiore del 33%?
Domanda lecita che meriterebbe una onesta risposta.
La risposta purtroppo piace molto poco al mondo politico Europeo e quindi non si speri di averla in quella sede.
La risposta comunque esiste e, a nostro parere è di una semplicità elementare.
Non è possibile.Oggi infatti la situazione si riesce a tenere ancora sotto ragionevole controllo in quanto il resto dell'Eurozona elargisce vere donazioni o falsi prestiti alla Grecia per compensare lo squilibrio generato dal dover vivere con una moneta che era ed è assurdamente slegata con l'economia nazionale.
Si vorrebbe qui aggiungere...non solo slegata ma anche allineata su un trend che accelera la disconnessione dall'economia Greca e che quindi, anche malgrado tutte le vere donazioni e i finti prestiti fatti dai partner dell'Eurozona, inesorabilmente aumenterà sino a divenire totalmente insostenibile.
Salvo che, naturalmente, l'Eurozona non decida di mandare in esilio l'intera popolazione Greca e di sostiuirla tout court con un equivalente numero di educati cittadini Tedeschi abituati da anni a regolari pagamenti fiscali.
Ma questo sarebbe forse troppo esagerare...anche per i più fanatici, teorici, lunatici e ambiziosi politici dell'Europarlamento.
Proiettiamoci dunque per un attimo nel futuro.
Immaginiamo, come sembra essere abbastanza logico, che questo trend continui e che fra un certo numero di anni lo scostamento fra il valore dell'Euro Greco e quello Tedesco arrivi al 50% o al 60%.
Cosa andremo a fare o a dire.
Continueremo con la solita frase di apertura di questo breve articolo...Non si può fare a meno dell'Euro.
O ci decideremo invece ad affrontare il preoblema.
E' evidente che si potrebbe arrivare (ammesso anche che non ci si trovi già oggi) ad un punto dove l'Euro come moneta unica per Nazioni tanto disparate e diverse non sia più sostenibile.
A quel punto si dovranno pure valutare delle alternative, per quanto difficili e dolorose possano essere.
Alla
Redazione di Prestito.it siamo fortemente convinti che faremmo molto meglio a cominciare a studiare queste soluzioni alternative già da oggi, considerato l'andamento dell'economia dell'Eurozona.
Nota
In questa breve analisi abbiamo riferito alcuni parametri legati al valore reale (contro il Dollaro) che l'Euro ha oggi in Germania e in Grecia.
Vorremmo far notare che
l'Italia, seppur a distanza, è tuttavia il secondo paese Europeo subito dopo la Grecia, con la necessità del maggior aggiustamento dell'Euro.In base alle stesse analisi infatti l'Euro (per cosi dire) Italiano dovrebbe essere svalutato del 12,1% rispetto al Dollaro per rispecchiare le caratteristiche dell'economia nazionale.
E
l'Euro Italiano dovrebbe avere un valore inferiore del 22% rispetto a quello Tedesco agevolando in questo modo le esportazioni Italiane verso il maggior mercato nazionale Europeo.
Corrado Colombini
http://www.prestito.it/
Il Portale per Prestiti Personali e Finanziamenti Online
--
Redazione Prestito.it
www.prestito.itredazione@prestito.itNotizie e Informazioni su Prestiti Personali e Finanziamenti Aziende
Con www.prestito.it trovi la Banca o l'Istituto Finanziario che Fa per Te