I dati relativi ai consumi degli Italiani, emersi a fine del primo trimestre 2013, confermano e superano in peggio quanto molti economisti avevano cercato di pronosticare, a fronte del perdurare del Credit Crunch Bancario avverso famiglie e imprese Italiane.
La crisi economica e la crisi di liquidità in Italia, sarebbe amplificata infatti dal severo inasprimento dell'accesso al credito che molte Banche e Finanziarie Italiane hanno messo in atto.
Anche confcommercio ha recentemente lanciato un nuovo allarme su i bassi consumi che a marzo hanno raggiunto livelli record, evidenziando un ulteriore calo tendenziale del 3,4%.
Dopo il crollo del mercato immobiliare, crollo fortemente accellerato da meno Mutui, più Tasse (IMU), gli Italiani stanno quindi stringendo ulteriormente la cinghia anche sull'
acquisto dei generi alimentari.
Nonostante gli appelli ad una Politica più sensata nel medio periodo, ovvero che preveda incentivazioni alla crescita e una riapertura delle Banche ai Prestiti e finanziamenti rivolti all'economica reale anziché alla sola "Finanza di alto livello basata su i Titoli "di Debito" dei vari Stati ...meglio se BRIC"; al momento i dati confermerebbe che "niente si stia "ancora" muovendo in tale direzione.
La
Redazione di Prestito.it ha dichiarato più volte che questa linea è molto poco lungimirante, poiché oltre a far aumentare la recessione interna al Paese Italia, contribuire alla chiusura di centinaia di migliaia di Piccole e Medie Imprese (conseguentemente fa salire la disoccupazione), determinare un drastico calo dei consumi (tornati secondo l'ISTAT ai livelli di 16 anni fa) ... porta le Banche a ricoprire un "ruolo sociale" di un peso molto inferiore rispetto al passato.
A ben vedere tutto ciò potrebbe rilevarsi un fatto molto pericoloso per le stesse Banche che qualora si trovassero in crisi avrebbero "leve molto meno potenti" per richiedere "aiuti" allo Stato.
Stati che storicamente (in Italia anche storia molto recente) si sono invece sempre sentiti "costretti" a dimostrarsi particolarmente bendisposti ad "aiutare banche in difficoltà economiche" nel caso in cui esse siano Banche di rilevanza nazionale, fortemente radicate nei territori e nel tessuto imprenditoriale e sociale.
Michele Bini
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Redazione - Prestito.it
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