Mentre sia il Lussemburgo che l'Austria sembrano orientati ad una apertura dei loro tanto cari segreti bancari, anche la Svizzera in questi giorni pare intenzionata a considerare la possibilità di fare il gran salto e sembra si voglia preparare ad una nuova vita alla luce del sole lasciandosi alle spalle il tanto amato Segreto Bancario.
Da indiscrezioni pervenute pare infatti sia nato un nuovo orientamento che porti a considerare come eccessivamente costoso per le stesse Banche della Confederazione l'allargare gli accordi bilaterali già conclusi con alcune nazioni.
Il quotidiano Les Temps riporta infatti che si sta adesso valutando l'opportunità di una decisa apertura sul segreto bancario dei conti correnti.
Apertura da farsi verso le Autorità fiscali dei paesi stranieri ed in particolare verso le Autorità fiscali dei paesi dell'Eurozona.
Come già in precedenza menzionato se questo dovesse accadere si andrebbe a compiere un enorme passo avanti contro l'evasione fiscale internazionale e l'Italia sarebbe uno dei paesi che ne trarrebbe grande beneficio visto che si stimano in circa 120 Miliardi di Euro i depositi bancari in Svizzera che si pensa risalgano a cittadini Italiani.
La
Redazione di Prestito.it ricorda che la stessa Svizzera aveva invece in precedenza firmato degli accordi bilaterali, noti come accordi Rubik, con alcuni paesi tra cui il Regno Unito, la Germania e l'Austria.
Con questi accordi si tendeva a proteggere l'anonimato sui conti in cambio di una pesante imposizione forfaittaria per il passato e di una imposizione standard da applicarsi in regime costante per il futuro.
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