Con la continua restrizione dell'economia, con una situazione bancaria che prosegue sulla stretta dei prestiti e dei finanziamenti alle aziende pare inevitabile che il mercato del lavoro soffra di un malessere senza fine.
Oggi Istat comunica che per il quarto trimestre del 2012 sono ormai quasi nove milioni gli Italiani che vivono in sofferenza e in disagio occupazionale.
Il dato (per esattezza 8 milioni e 750 mila) registra un aumento del 10,3% rispetto al 2011 (aumento che equivale a 818.000 persone), mentre rispetto all'inizio della crisi nel 2007 l'aumento segna uno stratosferico 47,2%, ovvero un aumento di ben 2 milioni e 811 mila persone che oggi si trovano in disagio occupazionale.
La
Redazione di Prestito.it ricorda che nella categoria di sofferenti occupazionali vengono compresi disoccupati, scoraggiati e cassa integrati.
Per quanto riguarda la disoccupazione vera e propria si registra un forte aumento in tutte le zone d'Italia ma un aumento decisamente maggiore nel Mezzogiorno dove l'indice si porta al 18,3%.
Sempre nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione veramente preoccupante è quello giovanile che vede un tasso del 46,7% per gli uomini e del 56,1% per le donne.
Una disoccupazione che sale anche in durata, qui il tasso di disoccupazione di lunga durata (maggiore di 12 mesi) tocca il 54,8% del totale.
Sempre su livelli di crisi accentuata anche la cassa integrazione che, in base alle correnti previsioni, dovrebbe superare il miliardo di ore autorizzate per il quinto anno consecutivo.
Continua poi la saga dei contratti temporanei, visto che nel 2012 ben l'80% dei nuovi rapporti di lavoro avevano un carattere temporaneo prevalentemente come dipendenti a tempo determinato.
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