Aumenta Disoccupazione Giovanile



Se in Italia la disoccupazione giovanile non ha ancora toccato i livelli della Spagna o della Grecia vi è ben poco da rallegrarsi considerato che ha ormai raggiunto la soglia del 40%.
La Redazione di Prestito.it ha criticato un infinito numero di volte le Autorità Europee per non aver fatto nulla di veramente significativo nell'aiutare le giovani generazioni ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Oggi cerchiamo di vedere, in modo essenziale, quali sono i motivi di base che hanno portato a questa situazione.
Motivi che si sommano alla corrrente negativa situazione che vede aggravarsi la stretta economica anche dovuta al blocco del mercato del prestito e del finanziamento ad aziende,

Il primo motivo riteniamo resti con le Leggi sul lavoro e naturalmente con l'assurda ed ipocrita posizione di molti movimenti sindacali che, con la scusa di voler proteggere i posti di lavoro, in realtà ottengono (come i sindacati stessi ben sanno) esattamente l'effetto contrario.
Le leggi e disposizioni fatte per salvaguardare i posti di lavoro sono sicuramente molto proliferate negli ultimi anni con il risultato che le imprese trovano molto difficile il licenziare i lavoratori attuali anche se ne avrebbero in alcuni casi giusti motivi.
Questo scoraggia nuove assunzioni e soprattutto scoraggia l'assunzione di giovani anche se potrebbero essere più efficienti e produttivi.
Il risultato ovviamente è molto negativo per le nuove generazioni e per lo sviluppo economico della società in cui viviamo.

Il secondo motivo potrebbe essere identificato nella tanto acclamata Paga Minima.
Anche questa una cosa apparentemente positiva ma che pare essere molto difficile da gestire per nazioni costrette a condividere una moneta unica.
Una moneta quindi che non si riesce “unilateralmente” a svalutare.
Con la Paga Minima predeterminata molte delle nazioni Europee periferiche si trovano a non essere più competitive e quindi generano un circolo economico vizioso che porta alla chiusura delle imprese che diventano insostenibili per lo squilibrio sempre maggiore fra costi e ricavi.
Specie oggi che le popolazioni Europee tendono a sentire pesantemente la sempre maggiore pressione fiscale e di conseguenza riducono la spesa aggravando ulteriormente la situazione economica generale.

Il terzo punto che sembra esser molto marcato in Italia è la devastante ossessione famigliare a voler vedere la preziosa prole “Laureata”.
Si è alquanto assurdamente voluto spingere la gran massa dei giovani verso gli studi ad oltranza, anche quando si vedeva la scarsa propensione individuale.
Basti pensare agli studenti universitari che per anni hanno vissuto i loro studi come perennemente “fuori corso” impiegando un tempo spropositato a prendere la tanto desiderata laurea.
Al contrario si è voluto scoraggiare ad oltranza il lavoro manuale, al punto che oggi in alcuni campi se non vi fossero i nuovi immigrati (prevalentemente da Est Europa) non si troverebbero quasi più muratori, idraulici o manovali.
Con il brillante risultato che oggi in innumerevoli località Italiane non solo si contano più avvocati che idraulici ma gli idraulici come gruppo guadagnano molto meglio degli avvocati.

Questi tre fattori sono stati esasperati maggiormente specie nei paesi dell'Europa Mediterranea con il risultato che proprio qui si è raggiunto un livello record di disoccupazione giovanile.

Cosa che non è accaduta in molti paesi Nordici, specie in Germania.
Qui i giovani sono stati spinti fortemente anche verso i lavori manuali e verso l'industria e oggi, grazie anche a questa intelligente politica, nei paesi del Nord Europa i giovani riescono a trovare un lavoro e non si sentono per nulla come...una generazione perduta.


Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente


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Redazione Prestito.it - 2013-06-03 









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