Calano i prstiti e calano i consumi per cui sembrerebbe logico pensare che ci si continui ad allontanare dalla tanto desiderata ripresa eonomica.
Logico per tutti ma non per Ignazio Visco, Governatore della Banca d'Italia, che ha da pochi giorni dichiarato di sentire che, in Italia, l'inversione del ciclo economico e la ripresa è ormai a portata di mano.....a condizione che acceleri il commercio mondiale!!
E che acceleri sia per le adeguate politiche economiche portate avanti dalle nazioni che per la maggiore disponibilità del credito, ovvero incremento di concessione di prestiti a persone e finanziamenti ad aziende!!
La
Redazione di Prestito.it fa osservare che queste dichiarazioni forse vanno lette come auspici personali per un futuro migliore più che non osservazioni analitiche basate su rilevazioni economiche effettive.
Non si vede infatti da dove possa veramewnte arrivare la fantomatica accelerazione del commercio mondiale auspicata da Visco, ne si vedono le adeguate politiche economiche messe ipoteticamente in atto dai Governi (almeno non dai Governi dell'Eurozona) e tanto meno si riesce a vedere un fantasioso allentamente della stretta creditizia.
Al contrario pare che la tendenza per limitare le concessioni di prestiti personali e le erogazioni di finanziamenti aziendali stia semmai accelerando, visto che oggi sono veramente poche le Banche Italiane che stanno attivamente promuovendo la concessione di prestiti o di finanziamenti ai propri clienti.
Si potrebbe poi anche aggiungere che lo stesso Governatore Visco ha persino precisato che durante il 2013...non vi sono margini per l'aumento del disavanzo.
Ci si domanda allora veramente in quale maniera si potrebbe riuscire a vedere qualche positivo cambiamento visto che poi lo stesso Governo Letta non sembra procedere e neppure (per la sua particolare composizxione politica) poter procedere troppo speditamente nel campo delle riforme strutturali o nel campo di aggressivi provvedimenti economici di stimolo.
Forse il modo sarebbe quello di ridurre il cuneo fiscale in modo da liberare risorse economiche spendibili che potrebbero generare vera crescita economica.
Ma anche questa pare essere una strada limitata dai parametri di bilancio Europei a cui l'Italia deve sottostare.
In conclusione, tutti rispettiamo sempre le parole del Governatore della Banca d'Italia...anche se non sempre ne capiamo il senso.
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