BCE costo del denaro resta a minimo storico
La Banca Centrale Europea (BCE), come ampiamente atteso dai mercati, lascia il tasso ufficiale di sconto allo 0,5%
Nei giorni scorsi il Governatore della BCE, Mario Draghi, aveva preannunciato che il tasso di sconto in Europa sarebbe rimasto molto basso ancora a lungo nel tentativo di agevolare la ripresa economica, da tutti auspicata, anche nel vecchio continente.
Durante la conferenza stampa a latere della decisione odierna della BCE di lasciare il costo del denaro invariato, Mario Draghi a ribadito che "i tassi d'interesse rimarranno al livello attuale, o inferiore, per un periodo di tempo prolungato''.
Purtroppo però, anche se il tasso interbancario è ormai al valore minimo storico dello 0,5% da molti mesi, la ripresa economica in Europa continua a farsi desiderare e le banche pur usufruendo copiosamente di Prestiti BCE a tassi incredibilmente bassi, continuano ad applicare un credit crunch estenuante per l'economia reale.
I Prestiti ed i Mutui concessi in Italia sono incredibilmente diminuiti e quando (raramente) vengono concessi i tassi di interesse sono molto elevati rispetto al Tasso Ufficiale di Sconto BCE.
Infatti i Prestiti Personali hanno tassi di interesse mediamente molto vicini al 10% annuo, contro lo 0,5% del Tasso di interesse interbancario.
Mentre alle PMI (Piccole e Medie Imprese) Italiane che avanzano una richiesta di finanziamento anche con garanzia ipotecaria, le Banche presentano piani di ammortamento con tassi di interesse mediamente tra il 5,50% ed il 7%.
Applicando Spread folli tra il 5 ed il 6,5%. Infatti sino alla "grande crisi" del 2008, le banche su i finanziamenti PMI con garanzie ipotecarie si "accontentavano" di spread tra l'1 ed il 2,50%, oggi lo Spread applicato dalle Banche (ovvero il loro guadagno) su Prestiti e Finanziamenti è cresciuto del 300%.
Questa "linea commerciale" delle Banche Italiane vanifica di fatto, per le famiglie e le imprese Italiane, ogni sforzo compiuto dalla BCE per abbassare e mantenere bassissimo, anzi addirittura prossimo allo zero, il Tasso Ufficiale di Sconto.
Una situazione apparentemente del tutto assurda, ma purtroppo assolutamente reale.
Michele Bini
--
Redazione - Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it
Nei giorni scorsi il Governatore della BCE, Mario Draghi, aveva preannunciato che il tasso di sconto in Europa sarebbe rimasto molto basso ancora a lungo nel tentativo di agevolare la ripresa economica, da tutti auspicata, anche nel vecchio continente.
Durante la conferenza stampa a latere della decisione odierna della BCE di lasciare il costo del denaro invariato, Mario Draghi a ribadito che "i tassi d'interesse rimarranno al livello attuale, o inferiore, per un periodo di tempo prolungato''.
Purtroppo però, anche se il tasso interbancario è ormai al valore minimo storico dello 0,5% da molti mesi, la ripresa economica in Europa continua a farsi desiderare e le banche pur usufruendo copiosamente di Prestiti BCE a tassi incredibilmente bassi, continuano ad applicare un credit crunch estenuante per l'economia reale.
I Prestiti ed i Mutui concessi in Italia sono incredibilmente diminuiti e quando (raramente) vengono concessi i tassi di interesse sono molto elevati rispetto al Tasso Ufficiale di Sconto BCE.
Infatti i Prestiti Personali hanno tassi di interesse mediamente molto vicini al 10% annuo, contro lo 0,5% del Tasso di interesse interbancario.
Mentre alle PMI (Piccole e Medie Imprese) Italiane che avanzano una richiesta di finanziamento anche con garanzia ipotecaria, le Banche presentano piani di ammortamento con tassi di interesse mediamente tra il 5,50% ed il 7%.
Applicando Spread folli tra il 5 ed il 6,5%. Infatti sino alla "grande crisi" del 2008, le banche su i finanziamenti PMI con garanzie ipotecarie si "accontentavano" di spread tra l'1 ed il 2,50%, oggi lo Spread applicato dalle Banche (ovvero il loro guadagno) su Prestiti e Finanziamenti è cresciuto del 300%.
Questa "linea commerciale" delle Banche Italiane vanifica di fatto, per le famiglie e le imprese Italiane, ogni sforzo compiuto dalla BCE per abbassare e mantenere bassissimo, anzi addirittura prossimo allo zero, il Tasso Ufficiale di Sconto.
Una situazione apparentemente del tutto assurda, ma purtroppo assolutamente reale.
Michele Bini
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Redazione - Prestito.it - 2013-08-01
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