Nell'era di Internet i Social Network sono certamente il "fenomeno" del momento e quindi anche le Banche non hanno resistito ad utilizzarli.
Si, anche le Banche utilizzano i Social Network ed in-primis Facebook ma non per "chattare" di questo o di quello con i colleghi ma bensì per "indagare" in merito alla solvibilità ed alla reputazione di coloro che chiedono un Prestito Personale.
Al momento le uniche Banche ad ammettere l'utilizzo di questa "tecnica aggiuntiva" tramite i propri laboratori fidi sono state le Banche Statunitensi, ma considerato lo spirito di emulazione che il mercato ha sempre evidenziato verso le "tecniche innovative" dei vari concorrenti ... nessuno si stupirebbe se domani venisse fuori che anche Banche di altri Paesi verificano l'affidabilità dei richiedenti
Prestiti Personali anche tramite la reputazione e le cerchie di "amici" che il richiedente ha su i Social Network.
Speriamo almeno che il non essere iscritto ai Social Network non divenga un pre-requisito disatteso o un aggravante di rischio per la Banca, magari alla stregua della NON-residenza nel Paese do si sta richiedendo l'apertura di un conto corrente, un affidamento o addirittura un Prestito Personale.
Michele Bini
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