A sentire le parole del Presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, l'Italia sembrerebbe essere il paese dei crediti e prestiti in sofferenza.
Gli Italiani in difficoltà risulterebbero essere ben 1,16 Milioni e i prestiti e mutui medi che le persone non riescono a ripagare sarebbero per importi inferiori a Euro 125 mila.
Con queste parole in realtà l'ABi cerca di difendersi dalle accuse che stanno arrivando da svariati fronti.
In primis le accuse di aver ristretto le concessioni di prestiti personali e mutui come pure di finanziamenti alle piccole e medie aziende.
Seguite a ruota dalle accuse di aver tenuto, al contrario, un atteggiamento troppoindustriali e commerciali.
ABI nega che i problemi principali che oggi hanno le Banche Italiane siano dovuti ad una inappropriata concessione di prestiti e di finanziamenti a grossi clienti.
L'Associazione delle Banche Italiane dice invece che sono proprio i piccoli clienti che, con il loro enorme numero di 1,16 Milioni costituisce uno spaventoso fronte negativo che impervia sui bilanci delle Banche.
Potrà anche essere vero ma certamente sarebbe forse utile che la stessa ABI fornisse i dati dei prestiti in sofferenza relativi alle concessione di prestito ai grandi clienti e, sempre per i grandi clienti, l'entità dei prestiti e affidamenti che vengono rinnovati solo in quanto questi clienti non troverebbero alternative di finanziamento sul libero mercato. Insomma prestiti rinnovati solo per evitare il fallimento del cliente stesso.
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