BCE Prestiti per 227 Miliardi di euro alle Banche Italiane


La BCE sta erogando Prestiti alle Banche Italiane per 227 Miliardi di euro con un Tasso di interesse incredibilmente basso, ovvero dello 0,25%.

In maggioranza si tratta di operazioni di rifinanziamento a lungo termine, infatti questa tipologia di Prestiti ammonterebbero a circa 225 Miliardi di euro sul totale dei 227 erogati.

Ad affermarlo è la stessa BCE.

Leggendo la nota, diffusa dalla Banca Centrale Europea, non può non balzare all'occhio come siano proprio i Prestiti a lungo termine.
Proprio quei Prestiti a lungo termine che le Banche Italiane oggi pare gradiscano di meno fare ai propri clienti, sarebbero quindi i più gettonati (e ottenuti) dalle stesse Banche.

Un altro dato ineludibile è la grande differenza tra il costo degli interessi pagati dalle Banche su i Prestiti BCE (dicevamo solo 0,25%) ed il costo degli interessi applicati a Prestiti e Finanziamenti, che spesso anche nei valori medi superano abbondantemente il 6% nel migliore dei casi e ben oltre l' 11% per i Prestiti Personali ed il Credito al Consumo.

E nonostante questa alta marginalità molte Banche continuano a tenere i rubinetti ben chiusi ai "clienti normali" (Famiglie e Piccole e Medie Imprese), dedicando apparentemente quasi tutte le loro attenzioni ai "sicuri" Titoli di Stato ed, anche se in misura molto inferiore rispetto ai BTP, alle Grandi Aziende.

Ormai "tutti" apparentemente sanno che per far ripartire l'economia Italiana è necessario sostenere l'economia reale, ovvero proprio quella costituita dai consumi delle famiglie e dal lavoro nelle imprese.

E' quindi utile ricordare che circa l'80% dei posti di lavoro nel settore privato viene proprio dalle milioni di Piccole e Medie Imprese (PMI), le stesse imprese che oggi sono quasi totalmente emarginate dalle Banche per quanto concerne l'accesso al credito.

Serve un cambiamento di rotta ? Certamente SI.

Possono bastare alle Banche Italiane i costanti moniti della BCE per decidere di "cambiare rotta"? Crediamo sinceramente di NO.

Il Governo in Italia, se si ostina a non voler uscire da un eurozona evidentemente incompatibile con l'attuale economia Italiana, dovrebbe almeno ridurre immediatamente e drasticamente le Tasse (anche a costo di sentirci dire dall'Europa che siamo dei "cattivi alunni") ed "incentivare" le Banche a tornare a fare il proprio mestiere, ovvero "anche Prestiti" a Famiglie e Imprese ... pena il non essere aiutate al prossimo grido di "al lupo, al lupo ...per poi defilarsi attenuto l'aiuto ...e tornare a comprare di nuovo tanti BTP".

Magari BTP dei rassicuranti Paesi Emergenti (Brasile, India, Cina...)


Gianluca Pellegrini
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Redazione - Prestito.it
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Redazione - Prestito.it - 2013-12-06 









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