La Confindustria ha appena prodotto una analisi impietosa della situazione Italiana.
Conferma che i sei anni di declino finanziario ed economico hanno praticamente fatto raddoppiare il numero dei disoccupati, oltre che raddoppiato il numero dei poveri, le famiglie Italiane hanno fatto dei tagli al proprio bilancio famigliare per ben 5.000 Euro all'anno dando in questo modo una pesantissima mazzata sui consumi.
Ma quanto veramente colpisce è il dato sulla produzione industriale che, sempre secondo Confindustria, avrebbe subito un crollo del 25%.
Un dato che, se vero, sarebbe non solo drammatico ma anche difficilmente reversibile in termini reali.
Tutto questo ha fatto praticamente evaporare nel nulla circa un decimo della ricchezza del Paese Italia creando una situazione difficilissima non solo sul piano economico ma anche su quello sociale.
Ricordiamo che tutto iniziò con la crisi dei prestiti bancari Americani, i prestiti o mutui spazzatura che innescarono un effetto domino devastante sulle principali banche internazionali.
Confindustria ribadisce poi che oggi parlare di ripresa sembra ridicolo, che semmai si dovrebbe parlare di rallentamento o fine della crisi o di inizio della ricostruzione (quasi avessimo passato una grande guerra).
Oggi infatti potrebbe anche essere finita la pesante recessione economica, ma certo non sono finiti i suoi sconvolgenti effetti negativi, basti solo pensare alla disoccupazione e in particolare alla disoccupazione giovanile.
Su questo fronte dunque pare veramente insufficiente la corrente manovra economica messa in atto dal Govcerno Letta, una manovra che potrà aggiungere solo un 0,1 o 0,2% al PIL Italiano.
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