Bankitalia Frena Entusiasmi su Ripresa Economica


Andando contro le parole di molti Ministri Italiani che si dichiarano estremamente ottimisti sulla ripresa economica nel nostro Paese, Bankitalia lancia oggi un nuovo messaggio dove mette in guardia dal facile ottimismo e dice che la ripresa, se anche ci sarà, sarà molto timida e soggetta a rischi al ribasso.
Il PIL dovrebbe crscere dello 0,7% durante il corrente 2014 ma, in mancanza di una decisa ripresa dei consumi interni, l'occupazione Italiana continuerà a salire.

Senza contare che nulla pare essere cambiato nell'attitudine delle Banche Italiane che continuano ad avere un effetto fortemente restrittivo sull'economia concedendo pochissimi prestiti personali e poichissimi mutui e continuando la propria politica di investimento nei cosidetti settori “sicuri” ovvero i Titoli di Stato.
Cosa che non aiuta minimamente l'economia reale.

Ritornando alle dichiarazioni di Bankitalia la minuscola ripresa del 2014 dovrebbe esere seguita da una ulteriore ripresa del 2015 ma tutto questo dovrebbe produrre effetti solo ritardati sulla occupazione.
La disoccupazione dovrebbe quindi salire al 12,8% nel 2014 e al 12,9% nel 2015 facendo sentire veramente pochi benefici alle persone che inevitabilmente continueranno a percepire una situazione di continua crisi economica.

Altro fattore fortemente negativo rimane poi il fatto che le piccole e medie imprese continuano a soffrire per la mancanza di finanziamenti e di concessione di prestiti e che tutte quelle imprese che sono concentrate maggiormente sul mercato nazionale rimangono in continua crisi economica per mancanza di domanda.
Una situazione che colpisce specialmente le imprese del Sud Italia.
Al contrario molte imprese del Nord, che tradizionalmente sono molto orientate alle esportazioni, stanno oggi iniziando a sentire i benefici della ripresa economica che stanno vivendo alcuni paesi come gli Stati Uniti, la Germania e l'Inghilterra.

In questa occasione Bankitalia ha anche prodotto alcuni nuovi dati relativi all'inflazione che viene vista attorno all'1% nel 2014 e attorno all'1,4% nel 2015 con possibilità di ulteriori rischi al ribasso.

Per quanto invece concerne il Prestito o Debito Pubblico Italiano questo dovrebbe rimanere fissato al 3% e ci si aspetta che il rapporto Debito Pubblico/PIL inizi a scendere solo dopo il 2015.

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Redazione Prestito.it - 2014-01-18 









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