BCE Banche Deboli Possono Fallire

Il Governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha appena dichiarato che, nell'ambito della nuova auspicata stabilità finanziaria, bisogna avere un sistema che permetta che le Banche deboli possano sparire senza costi per i cittadini.
Un giro di parole che significa che in futuro le banche deboli devono poter fallire senza dover necessariamente immettere i preziosi soldi dei contribuenti al fine di salvarle.

Un messaggio questo che pare essere rivolto non solo ai banchieri che da sempre si sentono al di sopra delle comuni regole a cui devono sottostare i comuni mortali ma anche ai politici che spesso vedono nelle banche una potenziale struttura da sfruttare a fine clientelari e politici tralasciando ogni sensata giustificazione economica.

Le parole di Draghi naturalmente assumono una importanza particolare in quanto da questo anno cambierà fortemente il ruolo della BCE che dovrà iniziare ad operare come Banca Centrale Europea in un duplice maggiormentye complesso ruolo.
Il primo quello della tutela della Stabilità Monetaria e il secondo quello della Stabilità Finanziaria.

Per conciliare questo duplice compito molto giustamente Draghi ritiene che si debbano mettere solide fondamenta al sistema bancario Europeo e quindi come primissima cosa si devono rendere i Bilanci delle singole banche totalmente affidabili.
Una necessità di fondo che lo ha portato alla pesante dichiarazione che prevede in pratica, se pur in extremis, la possibile chiusura delle banche che non avranno una struttura finanziaria adeguata.
Solo i sani bilanci infatti possono tutelare sino in fondo la voluta stabilità finanziaria a livello Europeo e solo con una acquisita stabilità finanziaria la BCE potrà agire in modo da garantire la voluta stabilità monetaria che sola potrà preservare l'esistenza della stessa moneta comune, il travagliato Euro.

Le parole di Draghi sono molto chiare.
Ma certo non sarà facile far seguire fatti a queste parole visto la protezione senza limiti che la classe poltica ha da sempre accordato alle banche.
Naturalmente si apprezza questo nobile e necessario intento di stabilizzare il mercato a lunga scadenza come si apprezzerebbe anche un maggior sforzo da parte della BCE al fine da spingere le banche dell'Eurozona, che già hanno beneficiato dei generosissimi prestiti della stessa BCE, a meglio sostenere le economie locali con una maggior dinamica di concessione di prestiti personali e finanziamenti alle Piccole e Medio Aziende. Cosa che oggi non stanno facendo.

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Redazione Prestito.it - 2014-01-24