Ormai sembrava quasi cosa fatta ma all'ultimo momento salta l'accordo fra l'Italia e la Svizzera sul rientro e sulla tassazione dei conti correnti detenuti illecitamente da cittadini Italiani nella vicina Confederazione Elvetica.
Oggi infatti il Primo Ministro Italiano Enrico Letta doveva arrivare a Berna per siglare un acordo fra i due Governi ma tutto viene rimandato a data da definirsi e, per il momento, a Berna va il Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni e, salvo naturalmente sorprese, nessun accordo verra firmato.
Una prima conseguenza sara il fatto che la Svizzera continuera' a rimanere nella Black List internazionale per concorrenza fiscale sleale con tutte le pesanti conseguenze che ne derivano sia a livello di immagine che a livello di pratica operativita del sistema bancario.
Del resto oggi la Svizzera rimane sotto la sempre dominante pressione degli Stati Uniti che sono ben decisi a far si che le banche Svizzere smettano la loro attivita di rifugio per i capitali che in qualche modo sono riusciti a sottrarsi alla pesante mano del fisco.
La redazione di Prestito.it osserva che l'Italia poi, in questo momento, sembra maggiormente orientata a procedere per la propria strada con un Decreto Unilaterale che agevoli il rientro in Italia dei capitali nascosti nelle banche della Confederazione facendo pagare delle aliquote inferiori a quelle discusse nell'accordo ma con il vantaggio che non vi sarebbe anonimato.
Le aliquote di cui si parla sarebbero del 12 o del 13 per cento contro il precedente 25 o 30 per cento.
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