Si parla spesso di prestiti e di quanto si aoggi difficile ottenere in Italia un prestito personale, un mutuo o un finanziamento per una piccola azienda.
Tra i prestiti personali spesso vengono elencati anche dei prestiti un po' speciali e specificatamente finalizzati, come i prestiti matrimonio.
L'Italia, malgrado la crisi economica, rimane sempre un magnifico Paese dove vivere e anch dove sposarsi e se gli Italiani oggi spesso chiedono un prestito matrimonio, questo non succede per i ricchi stranieri che decidono di venire in Italia proprio per sposarsi e magari farlo in un ambiente con forti legami storici.
La Regione Veneto sembra aver visto che esiste un business legato al matrimonio in Italia da parte di Stranieri e sembra ben decisa a sfruttare sino in fondo la corrente moda del mercato.
Da qui a lanciare il programma promozionale Love me in Veneto il passo è stato breve.
Il programma consiste in una guida che presenta i migliori luoghi del Veneto dove sposarsi o dove andare a trascorrere la luna di miele, luoghi che emanano fascino e romanticismo e che possono ben essere degni di divenire il centro di quella che per molti rimane sempre uno dei giorni più indimenticabili della propria vita.
Questa interessane iniziativa è stata presentata la socrsa settimana a Venezia presso il Salone della Musica dell'Hotel Ca' Sagredo.
La hanno presentata la wedding planner Serena Obert, Orsola Bollettini la cui casa editrice Lunargento pubblica questa interessante guida e lo stesso Assessore al turismo della Regione Veneto Marino Finozzi.
Interessante osservare le lingue di pubblicazione.
In Primis Inglese e Russo ma presto anche Arabo, Cinese e Portoghese.
Sono state 180 le coppie che dal resto del mondo hanno scelto il Veneto lo scorso anno per convolare a nozze.
Hanno speso in media più di 50mila Euro generando un fatturato superiore ai 300 Milioni di Euro, se si considera anche il fatturato indotto.
Di cui circa il 40% in fatturato alberghiero ed il 60% in ristorazione, fotografie ealtre spese accessorie.
Coppie abbastanze ricche dunque che hanno speso cifre notevoli e che, si ritiene, lo abbiano potuto fare senza dover ricorrere ai prestiti bancari.
Una fortuna, altrimenti in Italia starebbero ancora aspettando una positiva risposta dalle nostre demotivate povere banche.
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