Il costo dei prestiti dell'Italia ha toccato un punto molto basso, esattamente il più basso dall'ormai lontano 2006.
Questo è accaduto, ieri 17 febbraio, in concomitanza con la decisione dell'Agenzia di rating Moody's di aumentare le prospettive economiche dell'Italia, da negativo a stabile, anche se sempre Baa2.
Sembra solo un piccolo passo ma evidentemente i mercati finanziari hanno preso questo cambiamento come un segnale positivo per le prospettive a breve del mercato Italiano.
Pare che anche il cambio in corso di Governo sia servito a qualcosa, considerato che il nuovo Primo Ministro incaricato Matteo Renzi viene considerato essere maggiormente in grado di portare in porto e realizzare quelle riforme strutturali di cui la stessa Italia ha disperatamente bisogno.
A meta mattinata di questo inizio settimana il tasso di interesse sui prestiti dei titoli di Stato a 10 anni ha toccato il 3,651% dal precedente 3,687% dello scorso Venerdi.
Si ricorda che anche piccoli cambiamenti dei tassi di interesse, e naturalmente cambiamenti al ribasso dei tassi, producono un fortissimo risparmio per l'Italia, un risparmio che diviene vitale per il positivo sviluppo della nostra economia.
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