Abbiamo sentito in questi giorni molte voci di (prevalentemente) politici che manifestavano stupore per il continuo crollo dell'edilizia Italiana.
Ma come essere sorpresi se i nostri goveranti continuano ad usare le case come una fonte di entrata da spremere senza fine con tasse sempre in aumento e sempre con un ipocrita nuovo nome.
Se poi le tasse non bastassero lo stesso mondo politico continua ad incoraggiare le banche Italiane ad investire in Titoli di Stato togliendo quella preziosa liquidita che invece potrebbe alimentare nuovi prestiti personali, nuovi mutui per acquisto di abitazioni o nuovi finanziamenti per le aziende Italiane.
ISTAT conferma quanto rimane sempre davanti agli occhi di tutti.
Il 2013 ancora una volta è stato un anno nerissimo per l'edilizia con un calo del 10,9% nella costruzione di nuove abitazione rispetto al già negativo precedente 2012.
Ricordiamo infatti che il 2012 aveva visto un calo pari a addirittura il 13,7%.
E ci auguriamo che a nessuno oggi venga in mente di commentare che il risultato del 2013 mostra segni di miglioramento rispetto al 2012.
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