Il contestato decreto legge dello scorso 30 Novembre sulla ricapitalizzazione della Banca d'Italia arriva direttamente sul tavolo della Commissione Europea che teme possa nascondere un irregolare aiuto di Stato dato alle Banche Italiane.
Questa ricapitalizzazione infatti porta ad una rivalutazione delle quote e una loro possibile vendita che farebbe trarre grossi benefici alla situazione patrimoniale delle Banche Italiane interessate.
Chi guadagnerebbe maggiormente da questa rivalutazione che porterebbe i 300 milioni di lire del 1936 agli odierni 7,5 Miliardi di Euro sarebbero in modo particolare Intesa San Paolo che ha in portafoglio ben il 30,3% di Bankitalia e Unicredit che ne detiene il 22,1%.
Per questo motivo la Commissione Europea ha scritto direttamente al Ministro dell'Economia per ulteriori informazioni e chiarimenti su questa operazione che potrebbe non essere in linea con le regole Europee che proteggono la libera concorrenza e che vietano gli aiuti di Stato.
Naturalmente, nel caso in cui il Ministero dell'Economia Italiano non fosse in grado di giustificare questa operazione finanziaria, la Commissione potrebbe far partire una procedura di infrazione.
Apparentmente questa richiesta Europea è stata istigata da un ricorso alla Commissione da parte di Niccolò Rinaldi, Eurodeputato dell'IDV.
La
Redazione di Prestito.it ammette la possibilità che dietro a questo controverso decreto legge si sia voluto celare un grosso regale alle banche Italiane.
Regalo che potrebbe anche essere giustificato se poi le stesse Banche riprendessero ad operare normalmente concedendo prestiti, erogando mutui, sostenendo le piccole e medie imprese con finanziamenti e cosi via.
Si teme tuttavia che anche in questo caso le Banche si limitino ad incamerare il regalo cosi fortemente voluto ed ottenuto grazie ad una intensa attività della Lobby Bancaria dimenticandosi poi di fare la propria attiva parte aiutando con determinazione l'economia reale.
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Redazione Prestito.it
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