Rimane al palo del 12,7% la disoccupazione in Italia.
Un livello che anche a Marzo segna il massimo delle serie storiche, sia delle serie mensili (dal 2004) che di quelle trimestrali (dal 1977).
Mentre la disoccupazione giovanile registra un iperbolico 42,7%.
Un dato che mette in evidenza quanto l'attuale politica economica e monetaria portata avanti dall'Italia e dall'Eurozona continui a punire le giovani generazioni di Italiani che non solo non riescono a trovare un adeguato lavoro ma che neppure riescono a muovere i primi importanti passi nella vita sociale come il divenire indipendenti dai genitori o il mettere famiglia.
Pare comunque molto fuori luogo il commento di Susanno Camusso che ha appena dichiarato che il 1 Maggio sarà la festa della disoccupazione, visto che la stessa rigida politica sindacale portata avanti da alcuni sindacati certamente (a dir poco) non invoglia nessuna impresa multinazionale a venire ad investire nel nostro paese che oggi non riesce a generare sufficiente competitività.
Come la
Redazione di Prestito.it ha più volte avuto modo di far osservare, il nostro paese deve invece ritornare ad avere una equilibrata politica economica che permetta di generare occupazione e valore aggiunto, una politica che deve prevedere una riapertura del mercato del credito al consumo con concessione di prestiti e mutui e una politica che permetta alle piccole e medie imprese di potersi rifinanziare, specie tramite l'accesso al credito bancario.
Senza queste premesse la disoccupazione rimarrà sempre alta, la spesa delle famiglie sempre bassa e la ripresa economica sempre debole o addirittura non esistente.
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