Oggi spesso molte Banche Italiane vengono accusate di aver chiuso, almeno parzialmente, l'erogazione di nuovi prestiti o finanziamenti, cosa che inevitabilmente causa molti problemi alle famiglie che inutilmente cercano di accendere un nuovo prestito o mutuo e alle imprese che non riescono ad ottenere sufficienti finaziamenti per il proprio sviluppo aziendale.
Le Banche Italiane naturalmente stanno agendo in questo modo per specifici motivi, spesso legati alla loro capitalizzazione (che potrebbe avere bisogno di denaro fresco mediante nuovi aumenti di capitale).
Una delle Banche alla ricerca di nuovi capitali è la Banca Carige, dietro a cui emergono anche i travagli della Fondazione Carige che sta chiudendo il bilancio relativo al 2013 con una perdita pari a circa 900 Milioni di Euro.
Una perdita, questa della Fondazione, che deriva direttamente dalla svalutazione delle quote che la Fondazione stessa detiene nella omonima Banca, la Banca Carige.
A fine del 2013 la Fondazione infatti deteneva il 46,6% di Banca Carige, quote che hanno subito una svalutazione che ha visto il valore passare da 1,35 Euro a soli 0,43 Euro a quota.
La immediata conseguenza è stata quella di fare scendere il patrimonio netto da 1 Miliardo di Euro circa a 90 Milioni di Euro circa.
La Fondazione ha poi anche debiti per circa 200 Milioni di Euro.
Debiti che potranno essere affrontati grazie alla disponibilità di circa 150 Milioni di Euro derivante dalla cessione del 18,8% del Capitale Sociale e alla entrata di circa 5 Milioni di Euro grazie ai dividendi staccati dalla Cassa Depositi e Prestiti dove Banca Carige detiene una seppur piccola partecipazione.
Gerard McDowell
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Redazione Prestito.it
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