A parte il quasi simbolico ulteriore taglio del costo del denaro da 0,25% a 0,15%, ciò che appare maggiormente significativo nell'intervento odierno della Banca Centrale Europea di Mario Draghi è senza dubbio l'evidente sforzo di spingere le Banche dell'Eurozona a concedere maggiori prestiti e finanziamenti.
Per raggiungere questo scopo la BCE ha deciso di imporre una penalità sui depositi che le stesse banche lasciano presso la Banca Centrale.
Da adesso verrà addebitato un interesse negativo del 0,1%.
Inoltre Draghi ha messo anche sul tavolo un nuovo LTRO, Targeted Long-Term Refinancing Operation, per garantire un nuovo flusso di fondi che possa sostenere i prestiti concessi dalle Banche.
Questo fondo sarà dotato inizialmente di 3,23 Miliardi di Euro.
Non solo ma, sempre per incrementare prestiti e finanziamenti, la BCE si è dichiarata pronta ad accettare nuove forme di Securities.
Vedremo se tutte queste misure otterranno l'effetto di incrementare i prestiti nella travagliata Eurozona o se le nostre comode banche continueranno nel poco immaginativo gioco di continuare a comprare prevalentemente Titoli di Stato snobbando i clienti del credito al consumo che sono spesso inutilmente alla ricerca di prestiti personali o di finanziamenti.
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