La Germania non vuole altri Prestiti di Stato



E non li vuole naturalmente non per se ma per quei paesi, come l'Italia, che vorrebbero fortemente un allentamento della gestione economica dell'Eurozona che permettesse ad alcuni paesi di aumentare la crescita anche a costo di peggiorare il proprio debito pubblico.
In realtà, nel poco onesto mondo politico, nessuno parla di peggiorare il debito pubblico ma....di non considerare alcune spese come spese rientranti nei target concordati.

Il Ministro delle Finanze Tedesco, Wolfgang Schauble, comunque non ha certo usato mezzi termini quando oggi ha confermato la necessità di attenersi alle regole esistenti concordate e che fare il contrario, come per esempio aumentare i prestiti di Stato, sarebbe il peggiore possibile errore.

Del resto che la Germania sostenga questo non sorprende minimamente in quanto il corrente sistema porta alla grande Germania solo benefici, garantisce il suo continuo sviluppo economico, mantiene la comune moneta ad un livello sostenibile e soprattutto permette di mantenere una parte della forza lavoro in tensione garantendo la continuità di salari relativamente bassi.
Una specie di miracolo economico!

Sulla stessa linea di Shauble, e forse ancora maggiormente decisa, anche la potente Bundesbank, la Banca Centrale Tedesca, che, con le parole di Jens Weidmann, ha confermato che non ci devono essere oscillazioni verso l'indebolimento delle regole di bilancio.

Salvo cambiamenti dunque la linea Europea tenderà ad essere quella del rigore di bilancio e naturalmente quella di proteggere la grandi banche dell'Eurozona anche a costo di bloccare la loro attività di concessione di prestiti personali e di finanziamenti alle imprese spingendole sempre verso un rafforzamento della loro posizione finanziaria.

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 - 2014-06-24 









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