Da tempo continuiamo ad osservare come i dati relativi alla nostra economia vengano continuamente manipolati.
Si prendono, in un certo senso, in prestito dati relativamente ottimistici per l'anno in corso o quello successivo solo per poi ridimensionarli vistosamente mano a mano che ci si avvicina allo specifico periodo.
Un gioco alquanto semplice ma un gioco che chi ci governa continua senza tregua a giocare.
Sotto questa luce veramente poco sorprende dunque la dichiarazione del nostro Primo Ministro Matteo Renzi la scorsa settimana che ha detto che l'economia Italiana durante il 2014 non crescerà quanto previsto, lo 0,8%, e non verrà quindi raggiunto il target prefissato.
Incredibilmente tuttavia l'ancor giovane Primo Ministro ha apparentemente mostrato la propria ferrea determinazione a ... continuare sulla medesima linea dei suoi predecessori ... quanto meno in fatto di annunci ottimisti per i giorni che ancora devono venire.
Ha infatti dichiarato che, malgrado questo fallimento nel livello di crescita per il 2014 l'economia Italiana "Guiderà la nuova crescita Europea".
Una affermazione che lascerebbe perplesso anche una persona incapace di intendere o di volere. A meno che, naturalmente, Matteo Renzi non voglia dire che la stessa Europa non registrerà crescita alcuna!!
Ironia a parte, ci si domanda veramente come si possa continuare in questo modo e sperare che la stanca economia Italiana, magicamente, un giorno riprenda a correre.
Meglio sarebbe affrontare la realtà per quello che è, mettere finalmente in campo effettive riforme strutturali che prevedano una drastica riduzione della Spesa Pubblica improduttiva e una altrettanto drastica riduzione della pressione fiscale non solo in termini percentuali o di denaro versato nelle casse dello stato ma anche nel numero di adempimenti che i cittadini e le imprese Italiane sono costretti a svolgere ogni anno solo per pagare le tasse e/o essere conformi a normative talvolta obsolete.
Questo probabilmente potrebbe consentire al nostro Paese di tornare competitivo nel mercato interno e probabilmente, in alcuni settori, anche sul mercato internazionale, almeno quanto i nostri vicini nordici.
Vicini che spesso si "limitano" a gestire la spesa governativa in modo attento e professionale mirando anche a eliminare o fortemente ridimensionare la corruzione, che invece incredibilmente in Italia continua a togliere ricchezza al Paese onesto.
Insomma quando sentiamo dire, da anni ormai, "fare le riforme nella pubblica amministrazione Italiana", potrebbe essere banalizzato nel fare ciò che serve per adeguare normative e procedure che altri Paesi portano avanti come ordinaria amministrazione.
Ritornando alla crescita Italiana per il 2014 la
Redazione di Prestito.it ricorda che la Banca d'Italia aveva già tagliato le proprie previsioni dallo 0,7% allo 0,2% e il Fondo Monetario Internazionale era passato da tempo dallo 0,6% allo 0,3%.
Tutto questo porterebbe a pensare che, a consuntivo, l'Italia dovrebbe avere una crescita attorno allo 0,1%, che rimane la nostra previsione per il 2014.
Anche perché il +0,1% è il minimo sindacale per non dire che NON c'è crescita o che addirittura vi è recessione economica in Italia ... frasi ovviamente Tabù per il Paese che "Guiderà la nuova crescita Europea".
Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente
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