Renzi Vuole Spingere Banche a Concedere Prestiti


Sembra ormai di essere arrivati all'ultima trincea.
Dopo i discorsi logici e le motivazioni economiche affinchè le banche Italiane finalmente riaprano i rubinetti della concessione di prestiti personali, mutui e di finanziamenti alle imprese, adesso arrivano le parole del Primo Ministro Italiano Matteo Renzi che, con tutta la buona volontà, che lo caratterizza vuole incitare le banche a fare quanto proprio si ostinano a non fare, concedere prestiti.

Matteo Renzi ha infatti dichiarato (un modo per esortare lo stanco mondo bancario tutto impegnato, anche per delle buone ragioni, a rinforzare i propri bilanci) che le banche Italiane DOVRANNO ritornare a concedere prestiti altrimenti la BCE, Banca Centrale Europea, le punirà negando i generosi prestiti della BCE stessa alle banche che non si adegueranno a questa linea di azione.

Nell'occasione il Primo Ministro ha anche dichiarato di aver avuto fruttuose conversazioni con alcuni Amministratori Delegati di importanti Istituti Bancari che lo hanno rassicurato sul fatto che in futuro le stesse banche andranno a fare la loro parte nel sostenere l'economia Italiana con la concessione di prestiti e finanziamenti.

Intanto però, e spesso proprio per la mancanza di adeguati finanziamenti, molte piccole imprese e molti negozi hanno chiuso definitivamente rinunciando a riaprire dopo il ritorno dalle ferie di questa estate all'insegna del brutto tempo, brutto sia dal punto di vista meteorologico che da quello (ben più importante) economico.

La corrente combinazione di tasse in costante aumento, di crisi che perdura ostinatamente, disoccupazione sempre a livello record e saldi estivi in flop pare essere stata fatale per moltissimi piccoli negozianti.
Secondo dati comunicati dalla Confesercerti, infatti, oggi per ogni impresa commerciale che apre ve ne sono ben due che chiudono e una nuova impresa su quattro non arriva a festeggiare neppure il suo quarto compleanno.

Non solo ma oggi stanno chiudendo numerosissime imprese fondate decenni addietro, imprese portate avanti da persone e famiglie che hanno visto la propria vita impegnata nell'attività commerciale e che con il fallimento vedono il loro mondo economico cadere precipitosamente in basso.

Nel Giugno del 2014 hanno chiuso circa 27mila attività commerciali aperte nel 2010 (il 40% del totale) mandando in questo modo in fumo ben 2,7 Miliardi di investimenti fatti.
E, sempre secondo Confesercenti, il settore ha perso 2,2 Miliardi di fatturato nei soli primi sei mesi del corrente anno, lo sfortunato 2014.

Unica rilevante nota positiva, il commercio online che continua la sua decisa crescita.

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Redazione – Prestito.it
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Redazione - Prestito.it - 2014-09-02 









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