Per Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, non vi sono dubbi su quanto deve essere fatto per evitare un peggioramento della attuale situazione economica dell'Eurozona.
Si deve garentire al sistema Bancario un flusso di liquidità come quello messo in atto dalla stessa BCE con il prestito Ltro, si deve operare sulle stesse banche affinchè a loro volta diano prestiti alla economia reale ovvero alle famiglie e alle imprese e si devono attuare le tanto annunciate riforme strutturali.
A questo proposito proprio oggi Mario Draghi ha espresso la sua opinione su uno dei punti maggiormente contestati in Italia nell'ambito di una delle riforme strutturali, la riforma del lavoro.
Draghi ha negato categoricamente che una riforma del lavoro in Italia possa andare a causare massicci licenziamenti.
Secondo il Presidente della BCE, infatti, le aziende Italiane che hanno voluto allegerire il proprio organico lo hanno già fatto e non hanno certo atteso una riforma del lavoro che potrebbe anche non arrivare.
L'Italia è ormai in recessione da molti anni, la disoccupazione ha già raggiunto livelli altissimi.
Insomma le aziende hanno già preso i loro provvedimenti, e quelle che volevano licenziare lo hanno fatto.
Al contrario oggi dunque una riforma del lavoro permetterebbe di dare tranquillità alle aziende che intendono fare nuove assunzioni e quindi sarebbe uno stimolo positivo contro la disoccupazione, specie contro la disoccupazione giovanile.
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