In questi giorni la Svizzera, Paese tanto vicino e nello stesso tempo tanto lontano dall'Italia, ha messo in atto molti cambiamenti.
Intanto ha preso la non facile decisione di sganciarsi dalla sofferta moneta unica Europea, il nostro Euro.
La Svizzera aveva una precisa politica di mantenere il cambio tra Franco Svizzero e Euro a 1,20.
Da oggi questo livello di cambio forzato è stato eliminato e il Franco verrà lasciato libero di fluttuare e quindi (almeno per adesso) di salire.
La prima ossservazione della
Redazione di Prestito.it va verso tutti coloro che, pur residendo in altri paesi e vivendo con altre monete, si sono fatti convincere da poco consigliabili operatori finanziari a accendere prestiti e specialmente mutui in Franchi Svizzeri.
Tutte queste persone si potrebbero ora trovare ad avere un prestito o un mutuo che aumenta di valore e quindi sempre più difficile da ripagare.
Su questo punto la nostra redazione ha sempre avuto una opinione molto pragmatica.
I prestiti e i mutui (ed assolutamente i mutui per l'acquisto della sudatissima prima casa) non devono essere azioni speculative e vanno fatti solo nella propria valuta.
Se poi si hanno molti investimenti e molte case si faccia pure una manovra speculativa puntando su altre valute, ma questa dovrebbe essere una azione consigliata solo a persone che possono assorbire non solo un facile guadagno ma anche una possibile perdita finanziaria.
Con questo in mente si rabbrividisce al pensiero che in Paesi come la Polonia una altissima percentuale di persone hanno acceso mutui in Franchi Svizzeri per acquistare la loro prima e unica abitazione.
Seconda notizia che ha portato la Svizzera alla ribalta è l'accordo fatto (anche se ancora da ratificare ufficialmente) con l'Italia per lo scambio di informazione sui conti correnti detenuti da cittadini residenti in Italia.
Va subito detto che questo accordo certamente non tocca tutti gli onesti cittadini che hanno un conto Svizzero regolarmente tenuto e regolarmente dichiarato alle Autorità Italiane. Queste persone non hanno assolutamente nulla da temere.
Ben diversa potrebbe invece risultare la posizione di coloro che contavano sulla improbabile tenuta del “Segreto Bancario Svizzero” un segreto che nei prossimi anni sembra destinato a divenire solo un nostalgico ricordo per maturi evasori fiscali.
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