Ormai da molto tempo Mario Draghi, illustre Presidente della Banca Centrale Europea, ha sul proprio tavolo un problema di difficile soluzione.
Nientemeno che “salvare l'Europa” (dal punto di vista economico) senza irritare troppo il potente Governo Tedesco.
Per questo aveva messo in cantiere la brillante operazione di TLTRO, ovvero long term refinancing operations.
In questo modo, pensava e sperava Draghi, si dava al sistema bancario Europeo una enorme quantità di liquidità, liquidità che poi le banche sarebbero andate ad utilizzare per concedere prestiti e mutui alle famiglie e finanziamenti alle imprese.
Una bella idea...che però non ha funzionato.
Intanto se avesse funzionato le banche si sarebbero buttate con entusiasmo su questi prestiti speciali della BCE che costavano solo circa lo 0,15%, come dire erano semigratuiti.
Al contrario le banche in una fase hanno richiesto prestiti per solo 130 Miliardi di Euro contro i 317 Miliardi resi disponibili dalla BCE.
E in secondo luogo, se il prestito TLTRO avesse funzionato, le banche avrebbero riaperto con entusiasmo la concessione di prestiti, mutu e finanziamenti.
Ma non lo hanno fatto, preferendo semmai investire la propria liquidità in Titoli di Stato.
Le banche dicono naturalmente che questi prestiti non sono stati concessi in quanto la richiesta di prestiti personali e di finanziamenti da parte delle imprese si è mantenuta particolarmente bassa.
La realtà sembra essere alquanto differente vista la corrente grande difficoltà che le persone oggi incontrano quando si mettono alla ricerca di un prestito.
Con una analoga situazione per le piccole imprese alla ricerca di un finanziamento.
Quanto sta accadendo infatti si spiega molto facilmente se si pensa che molte banche dell'Eurozona hanno tirato avanti per molti di questi ultimi anni nascondendo all'interno dei propri bilanci prestiti che in realtà erano ormai divenuti inesigibili e quindi diviene comprensibile il pensare che avessero un bassissimo desiderio di assumersi nuovi rischi concedendo nuovi prestiti.
Specie considerando lo stato sempre precario dell'economia.
Con queste considerazioni in mente pare proprio che alla BCE oggi non rimanga altro che la strada di una seria azione di Quantitative Easing.
Ma anche qui per il bravo Mario Draghi la vita non pare essere molto facile perchè sulla sua strada ha un ostacolo di grossa mole, la potente Signora Tedesca dal dolce nome di Angela, Angela Merkel.
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